Recuperare Vlahovic per avere qualche decina di milione in più
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Il recupero di Dusan Vlahovic appare necessario. Perché fra sedici mesi avrà un contratto in scadenza, mentre fra undici potrà contrattare con un altro club. Che ci sia un problema parametro zero è evidente da più di qualche settimana, ma non avrebbe senso arrivarci con un muro contro muro. In questo momento, al netto dell'ultima gara contro il Cagliari, la questione esiste e non è di secondo piano: una sola volta dall'inizio dal 2025, oramai alternativa e non più prima scelta. Domani contro l'Empoli giocherà dal primo minuto e con la necessità di essere - ancora - il titolare in avanti, in quella Coppa vinta solamente nove mesi fa contro l'Atalanta. Il gol, appunto, era di Vlahovic.
Vlahovic per un periodo è stato trattato come il problema della Juventus. Quando in realtà doveva essere risorsa, al netto dello stipendio - esagerato - che percepisce. Continuare a metterlo all'indice rischia di avere il risvolto (molto) negativo della esclusione dall'undici titolare e, più in generale, dal progetto Thiago Motta. Con una situazione collaterale: salutare la Juventus - come e quando sarebbe da gestire - oppure rimanere un altro anno ai margini, per poi andarsene a zero.
Insomma, i prossimi mesi saranno fondamentali. Perché dopo averlo pagato 75 milioni, più otto di stipendio netto all'anno per i primi due anni e mezzo, più ventitré lordo negli ultimi due, perdere un asset del genere sarebbe un errore macroscopico.