Juventus.com - Storie bianconere | I tifosi di Los Angeles e l’aiuto durante l’emergenza incendi
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La Juventus, sul suo sito internet, ha raccontato le vicende legate ai recenti incendi che hanno colpito Los Angeles e il legame tra la città e il club torinese. Ecco, di seguito, le parole della società bianconera:
Sono passate poche settimane da un evento che, nella sua imponenza e nel suo impatto (non solo) visivo ha impressionato tutto il mondo. Parliamo degli incendi che, a inizio 2025, hanno devastato intere aree di Los Angeles, in California, causando numerose vittime, centinaia di migliaia di evacuazioni forzate dalle proprie case, ma anche la distruzione di oltre 10 mila edifici e danni quantificabili in oltre 250 miliardi di dollari.
Los Angeles è una città cui la Juventus è particolarmente legata: sono ancora freschi i ricordi dei Tour 2022 e 2023, quando i bianconeri, dalla base di Marina del Rey, hanno vissuto giorni fantastici con i nostri tifosi della California.
Una comunità attiva e vivace, quella bianconera in California, rappresentata dai due Official Fan Club presenti sul territorio: JOFC Hollywood e JOFC LA, che insieme contano conta parecchie decine di membri (oltre 150 persone), che non fanno mancare la loro passione dall’altra parte dell’oceano. Una passione che, nelle scorse settimane, ha fatto vibrare i cuori di tutti, mobilitati nell’aiutarsi, nel prestarsi soccorso e nel pensare a iniziative utili per la comunità.
Giulio: «Un'esperienza snervante, ma il club è stato un punto di riferimento»
La prima testimonianza che vi raccontiamo è quella di Giulio Gallese, referente del JOFC Hollywood, presieduto da Matteo Rubinato. Nato e cresciuto a Modica (RG), Giulio vive stabilmente a Los Angeles dal 2018 e lavora fra Los Angeles e Orange County. «La velocità con cui è successo tutto è stato il fattore che ha reso l'esperienza davvero snervante – racconta - Il tempo di entrare ed uscire da un supermercato e da una situazione tranquilla ci siamo trovati di fronte la montagna in fiamme. In pochi minuti tutto era bloccato. Ci siamo resi conto che dovevamo tornare immediatamente a casa a prendere le nostre mogli e fuggire. Ma mentre Edoardo e Beatrice (spiegheremo fra poco chi sono queste due persone, n.d.r.), partiti pochi minuti prima, sono riusciti ad allontanarsi quasi subito, io e mia moglie siamo rimasti bloccati in macchina per 45 minuti davanti al nostro palazzo. In quei momenti ho provato una sensazione di totale impotenza. È lì che capisci come sia facile per tanti perdere la testa e agire in maniera irrazionale».