Conterio su "TMW": "Gatti ha bruciato le tappe, è il nuovo leader della Juve"

Direttamente su "TMW", Marco Conterio parla di Federico Gatti, e del processo che lo sta portando a diventare uno dei leader della Juventus: "Prima, Gleison Bremer come totem, accanto al quale crescere, accanto al quale diventare anche grande. Poi l'infortunio del brasiliano ha complicato i piani, intanto della Juventus, perché non giriamoci attorno, c'è una Juventus con Bremer e una Juventus senza Bremer. Ok, è arrivato Pierre Kalulu, spostato centrale, e il francese ha dimostrato, terzino, centrale, di essere veramente un giocatore pronto, un giocatore di grande spessore, però poi si è infortunato anche lui. Danilo è stato ceduto, giocatore che poi nel gioco di Thiago Motta non è mai riuscito a imporsi al meglio, questioni tattiche, questioni di età, questioni di adattamento l'uno all'altro, poi la storia è finita, e quindi niente. Allora sono arrivati i nuovi. È arrivato Renato Veiga, dal Chelsea, ha fatto bene da subito, si è adattato al fianco di Federico Gatti, però poi si è infortunato. Adesso è il turno di Lloyd Kelly, che ha subito fatto bene. C'è un segreto in questo: Federico Gatti.
Gatti ha bruciato le tappe, è un ragazzo che ha fatto realmente la gavetta, un giocatore che è arrivato dal Frosinone, è un giocatore che piano piano si è inserito nelle rotazioni, prima di Massimiliano Allegri, e adesso con Thiago Motta. Classe '98 di Rivoli, Piemontese, lui ha fatto il settore giovanile con il Torino, Alessandra, poi Pavarolo, Saluzzo, Pavarolo, Verbania, Pro Patria , dal 2021, Frosinone, quindi da pochissimi anni fa, poi la Juventus, convocato dal 2022, nazionale, significa che è veramente un giocatore la cui storia la possiamo accomunare a quella di Moreno Torricelli, dai dilettanti, poi la C, e poi il grande salto nella Juventus, dopo un apprendistato molto importante con la maglia del Frosinone.
Giocatore che di fatto ha avuto addirittura un passato anche da ragazzo che lavorava ai mercati generali, come muratore, serramentista, riparatore di tetti, insomma si allenava di sera per poter inseguire il proprio sogno. Ha dovuto letteralmente bruciare le tappe, ha dovuto letteralmente imparare un altro mestiere, quello del leader della Juventus, che è uno dei mestieri calcisticamente più difficili d'Italia. Del mondo non diciamo, ma d'Italia sicuramente. Le ultime partite raccontano di un giocatore che fatte le debite proporzioni non sarà mai quello, però come tipo di approccio, di capacità di trascinare compagni, di carattere, ci ha ricordato in un certo qual modo quello che poi ha rappresentato Giorgio Chiellini, non ce lo scordiamo, Livorno, Fiorentina, Juventus, anche lui ha vissuto i campi, Livorno soprattutto, della provincia, diciamo così, del calcio che conta.
Gatti è il nuovo leader, non è il giocatore più forte, non è un simbolo, non è il miglior difensore d'Italia, però ha quel qui di in più che è la voglia di trascinare compagni, la grinta che lo potrebbero probabilmente portare a diventare anche il capitano della Juventus, proprio per questo carattere innato che ha. Certo, il ritorno di Bremer poi trasformerà nuovamente la difesa della Juventus, vedremo se il prossimo anno ci sarà di nuovo Vega, ci sarà probabilmente Kelly, ci sarà ancora Kalulu. La Juventus ha bisogno di solidità sicuramente, l'unico in questa stagione che gli era data è stato Gatti, tanti infortuni, poi delle scelte, il mercato, di fatto è arrivata soltanto questa grande garanzia, questo ragazzo che è diventato un leader, non suo malgrado, ma prima del previsto, prima di quanto la Juventus pensasse che potesse diventare".