Onofri a RBN: "Juve, che rammarico per un inizio di stagione non all'altezza"

25.02.2025 17:30 di  Giulia Borletto   vedi letture
Onofri a RBN: "Juve, che rammarico per un inizio di stagione non all'altezza"
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Cambiamenti, positivi o negativi ma pur sempre cambiamenti. Qualcosa si è mosso in casa Juventus e non solo per le vittorie consecutive in campionato che stanno rilanciando i bianconeri in classifica, ma l'idea generale è che si respiri un'aria diversa alla Continassa. Sognare una clamorosa rimonta è un'utopia o davvero ci si può iniziare a credere? La squadra di Thiago Motta è a 8 punti dalla vetta, non 18 e mancano ancora tre mesi pieni di partite. Tutto può ancora succedere? Ne abbiamo parlato, di questo e molto altro con Claudio Onofri, questa mattina durante RBN Cafè su Radiobianconera. "Le vittorie consecutive dicono che il lavoro è in pieno sviluppo e con sè porta la speranza che la Juventus torni ad essere la squadra che la storia ci ha insegnato a conoscere. E' ovvio che in questo contesto però mettiamoci anche l'Atalanta oltre a Inter e Napoli in un'ipotetica lotta scudetto. La difficoltà c'è ancora, la Juventus non è ancora al livello dei bergamaschi, ma sotto al profilo del gioco si vede la possibilità di recuperare lo svantaggio. Non è semplice, diciamolo con serietà. Il rammarico di un inizio stagione non all'altezza c'è.

Quando tu costruisci una casa parti dalle fondamenta che sono la parte più importante. Mi sono fidato subito di Motta perchè ho per lui una grande stima e a Bologna ha fatto grandi cose o di Sbravati che è un amico da tantissimi anni. Quando arrivi in un contesto come quello della Juventus però le cose cambiano, bellissimo, ma difficile. Bisogna saper aspettare: con gli interpreti in squadra e in società, ci sono tutte le possibilità di non arrivare magari prima quest'anno ma nel giro di molto poco tempo. Koopmeiners? Ci si aspettava molto di più da lui, ma il calcio è solo apparentemente semplice. C'è bisogno di aspettare e non voglio essere banale perchè ho visto un giocatore speciale anche prima che arrivasse in Italia...".

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