Oppini a RBN: "Quest'anno si è andati su un progetto troppo rischioso, oltre che fantasioso"

15.04.2025 17:00 di  Giulia Borletto   vedi letture
Oppini a RBN: "Quest'anno si è andati su un progetto troppo rischioso, oltre che fantasioso"
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Se qualcuno dicesse: la Juventus è la squadra che in Champions ha più di tutti deluso le aspettative, avrebbe torto? Per Francesco Oppini assolutamente no, perchè questa stagione non ha niente a che vedere con le scorse, le attenuanti stanno a zero. La scelta caduta l'anno scorso su Thiago Motta sembrava più che coerente col nuovo percorso che si voleva la squadra facesse, dopo i tre anni dell'Allegri bis. Le scelte di mercato avevano portato sotto la Mole dei giocatori che nella stagione passata si erano ben distinti, come Douglas Luiz in Premier e Koopmeiners con l'Atalanta, ma che purtroppo non sono mai riusciti a ripetersi. Poi c'è stato il primo disastro in SuperCoppa, seguito da quello in Champions e da quello in Coppa Italia. Quindi: si è voluto rischiare un pò troppo quest'anno? "I progetti fantasiosi non hanno prodotto molto" ci racconta a RBN Cafè l'opinionista juventino. "C'erano degli allenatori a terra che non si dovevano lasciar per strada, come Antonio Conte che aveva le valigie pronte che aspettava di essere chiamato. Si è andati su un progetto rischioso in tutto. Thiago Motta ha poi dimostrato di non riuscire a cambiare mai idea anche nei momenti in cui era necessario, andava avanti per la sua strada con la sua arroganza calcistica, vantandosi apertamente in conferenza.

Il Milan ha cestinato una stagione intera per problemi dirigenziali, la Juventus per scelte scellerate, cessioni ancora inspiegabili, abbiamo rischiato con un mercato esoso anche in inverno a parte Kolo Muani e Veiga che però sono in prestito. Giuntoli ha fatto lo stesso errore dello scorso anno e ha fatto saltare due allenatori nel giro di neanche 12 mesi. Io credo che davvero la società stia attenzionando quello che il dirigente bianconero sta facendo. Giorgio Chiellini ha raccontato quello che succedeva alla Continassa e ora mi auguro che possa lavorare più vicino alla squadra. Dopo la sconfitta di Firenze tutti si sono resi conto che Motta non riusciva a capire la gravità di quello che stava succedendo in casa Juventus e allora lo hanno salutato, era in un loop negativo che aveva allontanato da lui anche il gruppo. Ora si vede in poche settimane cos'è riuscito a fare Tudor".

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