Galia sulla Juve: "Non ha ancora mostrato la sua faccia, voglio vederla giocar meglio. Vlahović? Non è così forte e imprescindibile. Sul Psv..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore bianconero, Roberto Galia, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:
Salvi solo il risultato della sfida del "Sinigaglia" di venerdì sera?
"Ho visto comunque una squadra che ha provato a giocare a pallone, anche se il Como è stato più brillante dal punto di vista del gioco. Al di là di questo, ciò che importava erano i tre punti e la Juve li ha ottenuti".
Ti ha stupito il fatto che Motta abbia lasciato in panchina Vlahović per tutto il match?
"Nelle sue idee, probabilmente, non c'era la necessità di inserirlo. Si gioca sempre per vincere, non dimentichiamocelo. Kolo Muani poi è forte fisicamente e ha bisogno di molto spazio in avanti, forse con un'altra punta farebbe più fatica. Questa è la mia impressione. Evidentemente sperava che ci fosse più inserimento da parte delle ali e dei centrocampisti".
L'impatto del francese è stato gargantuesco: a livello di partite giocate e gol segnati, è meglio di Baggio, Del Piero, Tevez, Ronaldo e tutti gli altri.
"E' arrivato un giocatore motivato, con grande fame, che vuol farsi vedere. Il suo impatto è stato sicuramente importante, ma fa capire agli altri che bisogna stare sempre sul pezzo e la concorrenza è tanta per giocare".
Tralasciando l'attuale momento d'oro, ma Kolo Muani è un giocatore che tenteresti di portare a casa se fossi nella dirigenza Juve?
"Per ora sta andando alla grande, ma aspetterei ancora. Le partite che stanno per arrivare sono molto importanti, a partire dalla sfida di domani sera con il Psv in Champions League. Molto dipenderà anche dalla situazione di Vlahović, se andrà via o meno nel corso dell'estate".
Ritorno su Vlahović: può riuscire a convincere Motta di essere lui il titolare?
"Non è che quanto fatto ieri è stato dimenticato, però dovrà essere motivato per dimostrare che merita quel posto. L'attaccante serbo è un buon giocatore che deve essere supportato da un grande gioco di squadra, anche perché dal punto di vista tecnico non è propriamente eccelso. Non mi ha mai dato l'impressione di essere così forte da essere imprescindibile e insostituibile".
Che cosa sta succedendo, invece, a Koopmeiners? Perché non stiamo ammirando quel giocatore che ci incantava a Bergamo?
"Giocare a Bergamo è una cosa, farlo alla Juve è un'altra. Penso che sia anche una questione caratteriale, a volte fa delle buone partite e in altre non riesce a rendere al meglio. In occasione del gol subito è stata una sciocchezza, ma è abituato ad uscire palla al piede dalla difesa e quando non ci riesci può succedere anche questo. Però c'è da dire che anche la difesa aveva perso le marcature, dunque la colpa non è solo la sua".
Che sensazioni hai per il match di domani sera?
"Cerco di essere sempre positivo, gli olandesi sono tosti ma non si potrà sbagliare. Le competizioni europee riescono sempre a darti quel qualcosa in più, mi piacerebbe vedere una Juventus in campo come quella della partita di settembre. Permettimi però di aggiungere un'altra cosa".
Prego.
"Ci sono delle difficoltà che vanno risolte al più presto. La mia speranza è di veder giocar meglio questa squadra, voglio solo - senza tornare a parlare degli altri anni - che la Juve possa alzare l'asticella e avere un rendimento costante. Non hanno ancora mostrato la vera faccia a febbraio inoltrato, mi spiace perché l'allenatore è in possesso di buone idee ma che non riesce ancora a trasferirle ai giocatori".
Si ringrazia Roberto Galia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.