Ranocchia: "Thiago Motta era intelligentissimo, fuori dal comune. Secondo me è tutto l'ambiente Juve che è un po' complicato"
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Chiamarsi Bomber ha intervistato oggi Andrea Ranocchia, ex difensore tra le altre di Bari e Inter, con oltre 20 presenze nella Nazionale Italiana. Queste le sue impressioni sul lavoro di Sarri e Conte, che ha conosciuto ad Arezzo: "Mi sono trovato bene, è stata la mia prima esperienza. Diciamo che ho iniziato col botto, perché ho trovato subito due allenatori bravissimi, tra i più bravi delle ultime generazioni. Sono quelli che hanno un po' cambiato il modo di allenare e concepire il calcio. È stata una grande ricchezza perché iniziare subito con due allenatori così forti ti cambia tutto, ti fa crescere in maniera esponenziale perché quando sei giovane apprendi tutto più velocemente. Purtroppo quell'anno siamo retrocessi, ma a livello personale è stata una bellissima esperienza".
Ti aspettavi che Thiago Motta sarebbe diventato allenatore? Che ne pensi delle critiche che sta ricevendo?
"Lui era un giocatore intelligentissimo, fuori dal comune, sempre ben posizionato e faceva sempre la cosa giusta, era disarmante la qualità che aveva. Lui tra l'altro è uno di quelli che mi ha aiutato tanto, mi chiamava Johnny Stecchino perché ero molto magro. In realtà non pensavo sarebbe diventato allenatore perché è un ragazzo molto introverso. A Bologna ha fatto molto bene, ora sta facendo un po' più di fatica ma secondo me è un po' tutto l'ambiente Juventus che è un po' complicato, si fa fatica a dare delle responsabilità. Naturalmente passare dal Bologna alla Juve è un salto enorme, ci vuole un po' di tempo per adattarsi".