La fortuna aiuta gli audaci, non chi fa cambi ruolo su ruolo. O meglio può farlo la singola volta, ma già stasera dirà molto sul futuro della stagione

11.02.2025 00:12 di  Andrea Losapio   vedi letture
La fortuna aiuta gli audaci, non chi fa cambi ruolo su ruolo. O meglio può farlo la singola volta, ma già stasera dirà molto sul futuro della stagione
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

Il PSV Eindhoven non è né Real Madrid, né Manchester City. Loro saranno protagonisti di un'altra partita, fortunatamente. Almeno per chi spera di arrivare in alto, molto in alto, in questa Champions League. Meno uno per il contendente finale al titolo, ma per coltivare ambizioni di un certo livello bisogna indirizzare la qualificazione già questa sera. Appunto, pur non essendo una grande del calcio europeo, si può dire che il PSV può destare più di qualche problema rispetto alla scorsa partita. Tre a uno a Torino, facile facile, con gol all'ultimo minuto ad alleviare un carico da tre. Era un'altra Juve, ma anche un altro modo di giocare per gli olandesi.

Che ora sono molto più difensivi rispetto allo spirito garibaldino dell'Allianz Stadium. La cosa funziona benino in Champions League, visti i 14 punti raccolti in otto partite, un po' meno in campionato, visto che sono a pari merito con l'Ajax di Farioli, che un anno fa era finito trentacinque punti sotto. E hanno anche una partita in più. La Juve ha difficoltà con le squadre che si raccolgono dietro e ripartono, il PSV di inizio stagione non è stato così e i risultati sono stati chiari. Oggi bisognerà capire la consistenza reale della squadra nel nuovo assetto. Quindi è una gara fondamentale per capire quale sarà il prosieguo della stagione bianconera e per conservare ambizioni che ora non si possono nemmeno sognare, ma dagli ottavi in poi tutto è davvero possibile.

Un appunto, dopo la vittoria contro il Como. L'uno a due è immeritato, per le occasioni che si sono viste da una parte e dall'altra, con il buon Butez che ha fatto un bel regalo con undici mesi di anticipo sul Natale. Quello però che è successo con Thiago Motta non è scontato: cambi ruolo su ruolo sull'1-1: Douglas Luiz e Thuram per Locatelli e Koopmeiners, Mbangula per Yildiz, Kelly per Savona, Conceicao per Nico Gonzalez. Quando hai in panchina Vlahovic e non lo fai nemmeno scaldare, senza mai modificare l'assetto devi solo sperare che arrivi qualcosa di incomprensibile. La fortuna stavolta ha aiutato i non audaci, ma di solito è il contrario.

Per una volta, insomma, è andata bene. Non sarà sempre così e, alle volte, è forse bene andarsela a cercare, la fortuna.