Buffon all'evento 'Inside the Sport': "C'è un Mondiale da conquistare, questo è il primo obiettivo"

Gianluigi Buffon, ex calciatore della Juventus, ha parlato durante l'evento Inside the Sport. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni dopo aver ricevuto il premio alla carriera: "E' bello ricevere premi in questa location. Mi chiedo sempre se mi sono meritato i vari premi che mi consegnano, è un dubbio che mi porto avanti sempre. Non so quanto ci ho messo di mio in carriera, io ho fatto solo quello che mi piaceva. I premi mi sembrano sempre più immeritati, ma li ricevo sempre volentieri con grande umiltà. La mia riconoscenza va al calcio e al mondo del pallone. Ritrovavo una felicità vera solo in campo, è lì che esprimevo realmente me stesso. Poi c'è la vita, dove si cerca di non fare troppi danni e di essere esempi giusti. L'eredità di Gigi Riva e Gianluca Vialli nel ruolo di capo delegazione azzurra è stata questa: io nel calcio ho apprezzato poche persone a livello umano ed in questo Gigi Riva e Gianluca Vialli erano due esempi mirabolanti. Devo stare tranquillo, non potrò mai ne avvicinarli ne superarli. E mi hanno sempre insegnato a dare ciò che si ha, io lo faccio senza maschere e spero che basti".
La Norvegia e la qualificazione al Mondiale?
"C'è un Mondiale da conquistare, questo è il primo obiettivo. A giugno ci sarà una partita di grande valore, ma ad un certo punto ci sono momenti in cui devi tirare fuori anche un po' di sana follia, un po' di arroganza nel farci dire che siamo l'Italia. Come è successo dopo l'Europeo in Francia: mi auguro che quello sia l'esempio forte per farci affrontare la Norvegia. Dobbiamo presentandoci dicendo 'noi vogliamo il Mondiale, a prescindere da voi'