Salvione: "Conte l'uomo in più del Napol, ha fatto la differenza"

28.04.2025 17:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Salvione: "Conte l'uomo in più del Napol, ha fatto la differenza"
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online. Di seguito, un estratto dell'intervista. 

La giornata di ieri, con la sconfitta dell'Inter e la vittoria del Napoli contro il Torino, può aver dato la spallata definitiva al campionato? 

"Sì, una giornata che può risultare decisiva. Poi è chiaro che, di certo, in questo momento non c'è ancora nulla di sicuro, perché mancano quattro partite. Come ha detto anche Conte, è stato fatto solo il primo passo: ne mancano ancora quattro. Ora tutto dipende dal Napoli, che è padrone del proprio destino. Se la marcia sarà regolare, probabilmente a fine campionato i tifosi del Napoli si ricorderanno il gol di Orsolini e questo fantastico McTominay che è diventato l'uomo scudetto. Quindi sì, la giornata di ieri può essere decisiva per la corsa al titolo." 

Il Napoli è a +3 sull'Inter ma dovrà affrontare quattro battaglie con diversi "soldati" di Conte feriti. Questo può rappresentare un problema? 

"Se ripercorriamo la stagione, Conte ha sempre cercato di esaltarsi nelle difficoltà. Ha la qualità per venirne fuori anche stavolta. Bisogna capire quale sarà l'entità degli infortuni: per Lobotka mi è sembrato un problema solo di crampi, mentre Anguissa ha preso una botta al fianco molto fastidiosa ma che, al momento, non dovrebbe compromettere le prossime partite. Probabilmente il caso più delicato riguarda Buongiorno. Ma credo che Conte abbia sempre trovato nelle difficoltà la soluzione. Ha avuto un periodo complicato, quello del centrocampo falcidiato, eppure ha retto. Nessuno, probabilmente, avrebbe trovato soluzioni migliori. Chi meglio di Conte può trovare l'alchimia giusta per affrontare queste emergenze?" 

Conte è stato quindi, a suo avviso, l'uomo in più di questa stagione? 

"Non ho il minimo dubbio. Per come è riuscito a trasformare l'ambiente, per come ha saputo gestire il presidente De Laurentiis, trovando le parole giuste e le motivazioni giuste per la piazza. Ha portato 14 sold out consecutivi allo stadio Maradona, ha tirato fuori il meglio dai suoi giocatori. Certo, se proprio volessimo trovare il pelo nell'uovo, qualche difettuccio nella gestione ci sarebbe, ma nulla che metta in discussione il suo lavoro. Se il Napoli è lì, grande merito è suo. Ha gestito le forze a disposizione in maniera impeccabile, con una strategia quasi sempre vincente. Al netto di qualche episodio sporadico e casuale, non ricordo partite in cui il Napoli sia stato travolto dagli avversari. Abbiamo magari criticato pareggi come quello contro la Roma, ma poi, ripensandoci, vediamo che la Roma ha fatto 18 risultati utili consecutivi e ha battuto l'Inter. Abbiamo criticato il pareggio di Bologna, ma poi l'Inter ci ha perso. Conte è stato senza dubbio l'uomo in più di questa stagione, ma adesso viene il bello: nell'ultimo chilometro serve tutta la sua forza dalla panchina." 

Dunque è giusto dire che laddove il Napoli è inciampato, l'Inter abbia avuto vere e proprie cadute fragorose, come quella di ieri contro la Roma? 

"Esatto. È facile trovare il pelo nell'uovo nella gestione di Conte, ma poi quando entriamo nel merito... il Napoli ha pareggiato all'ultimo secondo contro la Roma, ma poi la Roma è andata a Milano a vincere con l'Inter. Il Napoli si è fatto acciuffare dal Bologna? Vero, ma poi il Bologna ha battuto l'Inter. È facile parlare, criticare, fare i professori da fuori. Bisogna essere pazienti e capire che i giudizi si danno a fine stagione, non durante. Se vogliamo anticipare il bilancio oggi, ti dico che Conte ha fatto la differenza." 

Se Conte è stato l'uomo in più del Napoli, nella gestione della pressione delle ultime settimane Inzaghi con l'Inter ha mostrato qualche limite? 

"Credo che quando c'è la Champions di mezzo, tutto diventa complicato. Ricordo che ai tempi del Milan di Sacchi si diceva sempre che la Champions ti porta via dieci punti in campionato. Non è un problema fisico, ma mentale. Quando hai la possibilità di giocarti una semifinale di Champions, è inevitabile che le energie mentali siano rivolte lì e non, ad esempio, alla Coppa Italia o al campionato. L'Inter, avendo la possibilità concreta di giocarsi qualcosa di grandissimo, ha spostato tutte le energie su quell'obiettivo. Non credo si possa parlare di errori gravi di Inzaghi: ha ruotato tanto i giocatori, ha provato a mantenere alta la concentrazione. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo anche lì, lo troviamo, ma la vera questione è mentale. L'Inter ha inconsciamente concentrato tutte le sue forze sulla Champions, e questo ha portato alle recenti sconfitte. Poi il Napoli ha McTominay, oggi ho tirato fuori il paragone con Città del Messico, chiedendo scusa a Maradona ovviamente, per descrivere le sue prestazioni. È un giocatore che a Napoli sembra essere rinato, diventando il simbolo e il trascinatore di questa squadra. Credo che ci sia il rischio concreto che possa diventare il miglior giocatore del campionato. E direi che ci stiamo incamminando su quella strada."