Vlahovic senza più pressione. Ma anche senza un posto in campo

Dusan Vlahovic continuerà nel suo percorso netto di panchine dall'arrivo di Kolo Muani. Quando è disponibile il francese, il serbo finisce per rimanere seduto. Nel migliore dei casi più di un'ora, nel peggiore senza nemmeno scaldarsi, come successo contro il Como. Siamo al paradossale, perché il rischio è quello di concludere la sua avventura in bianconero esattamente come è capitato con Federico Chiesa: a dodici mesi dalla scadenza ocntrattuale è stato svenduto negli ultimi giorni di mercato, dopo un'estate da separato in casa, o quasi.

Per Vlahovic i tempi si sono addirittura accorciati. Nel senso che il rischio è quello di passare inverno e primavera ai margini, soprattutto se Kolo Muani dovesse continuare nella sua striscia positiva. Quanto è successo sul gol di Conceicao è abbastanza chiaro: il serbo non avrebbe mai avuto quel movimento per saltare l'uomo, così come avere la lucidità di allargarla verso il portoghese.

Vlahovic fa - molto bene - un altro tipo di gioco. Quello che probabilmente non si confà al modo preferito dall'ex Bologna, alla ricerca più di una profondità e della costruzione corale, più che fornire palloni che piovono dalle corsie. Il problema, probabilmente, è come Vlahovic ha dovuto manreggiare la pressione di uno stipendio faraonico senza mai marcare la differenza. Forse non solo per colpa sua.