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Il giudizio di Iuliano: "Juve non merita di essere tra le prime tre, a Koopmeiners potrebbe servire riposo. Sulla Champions, Motta e la gestione di alcune situazioni..."

26.02.2025 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Il giudizio di Iuliano: "Juve non merita di essere tra le prime tre, a Koopmeiners potrebbe servire riposo. Sulla Champions, Motta e la gestione di alcune situazioni..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore a cavallo tra fine anni '90 e metà 2000, Mark Iuliano, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Quale è il tuo giudizio, fin qui, della Juventus?

"Comincio da stasera e dalla sfida di Coppa Italia con l'Empoli, dobbiamo passare il turno. In campionato ci stiamo riprendendo con questo filotto di vittorie, ci voleva poiché il morale non sarà ancora dei migliori. Anche per i tifosi si può dir lo stesso, non dico si aspettassero di stravincere tutto ma le premesse estive erano diverse con l'arrivo di Thiago Motta e di molti giocatori. La stagione è stata altalenante fin dal principio tra il gioco e il rendimento di qualche giocatore, poi ci si sono messi gli infortuni che hanno compromesso una parte di risultati. La speranza è di raggiungere la qualificazione in Champions, il minimo sindacale per quanto riguarda gli obiettivi della Juventus".

Al minimo sindacale ci aggiungiamo anche la vittoria della Coppa Italia, no?

"Quando parlo del minimo sindacale, lo dico perché la Juventus è costretta ad entrare tra le prime quattro per una questione di bilancio. Sicuramente, se non dovesse riuscirci, si aprirebbe un processo, anche perché la società perderebbe tante risorse che servono per il mercato e per rientrare degli investimenti effettuati. Sarebbe una batosta grandissima da evitare assolutamente. E aggiungo una cosa che ripetiamo sempre, ovvero che la Juve deve provare a vincere ogni competizione a cui è iscritta".

La Juve è a -8 dalla vetta e nel prossimo turno c'è Napoli-Inter. Ci credi nello scudetto?

"La speranza c'è sempre, per carità, ma non meritiamo di essere primi in classifica, E, sinceramente, nemmeno tra le prime tre. Poi è molto difficile, visto che le prime tre dovrebbero perdere punti. E' vero che alla fine mancano ancora un po' di partite, ma non tutto il campionato".

Però la tua Juve perse il campionato con 9 punti di vantaggio a sette giornate dalla fine. Sembrava impossibile perché eravate più forti, eppure è accaduto.

"Non me ne parlare (sorride ndr): eravamo uno squadrone, anche se la rosa non era profondissima e qualcuno di noi fece gli straordinari".

Ma? Perché immagino tu voglia aggiungere altro a quanto già detto.

"Se dovessero trovare quella continuità mancante e la giusta mentalità. poco a poco potrebbero anche rosicchiare dei punti importanti. La Juve non deve porsi limiti e provare a vincere tutte le partite, poi a fine campionato si tireranno le somme".

Prima me lo hai soltanto accennato, senza entrare nel dettaglio. Ora lo facciamo: è passata la delusione per l'eliminazione dalla Champions?

"In realtà fa ancora male, per come è avvenuta. Le critiche mosse all'allenatore e alla squadra sono giuste, d'altronde fanno parte del gioco nel momento in cui non vinci. L'eliminazione è stata pesantissima per la partita che hanno giocato ad Eindhoven, la verità è che siamo stati dominati da una squadra che in casa si è fatta rispettare ma non era del valore del Real Madrid. Il Psv ha meritato la qualificazione".

E l'eliminazione, almeno per quel che si è visto a Cagliari, sembra esser stata smaltita subito.

"Poteva avere delle ripercussioni, invece sono scesi in campo per ripartire subito. Credo che un po' tutti, dall'allenatore ad alcuni giocatori, si sentano sotto esame. E' giusto così quando non arrivano i risultati. Il calcio ci insegna che nulla è infinito, specialmente in una società come la Juventus. Ogni partita sarà un banco d'esame per Motta e il gruppo, ma è normale che accada in ogni top club. Noi come tifosi non possiamo far altro che il tifo e sperare che le cose vadano per il meglio. Giuntoli è il migliore che ci sia, è il primo a sapere cosa fare per migliorare".

Pensi che in mezzo a questa gioventù non ci sia la giusta esperienza? Parlando di Champions, forse uno dei motivi determinanti per l'eliminazione è stato proprio quello di non avere calciatori esperti per questo genere di partite.

"Non conosco le cose che succedono dall'interno, quindi posso rispondere solo da tifoso. La situazione, per quel che ho visto, non è stata gestita bene, specialmente per quei giocatori che hanno dato tantissimo alla maglia negli ultimi anni. Oggi Danilo poteva essere utile, così come quei giocatori che sono andati via perché trovavano poco spazio e ora stanno brillando da altre parti. I giovani, se bravi, devono giocare. L'unica cosa che non capisco è perché se iniziano a scendere in campo con regolarità, poi li rivediamo dopo molti mesi come è successo a Mbangula. Non è una critica questa, anche perché bisognerebbe chiedere all'allenatore come si allenano tutti i giorni. Quando devi vincere, ci vuole sempre il giusto mix tra esperti e giovani".

Forse quelli maturi presi in estate, mi riferisco a Luiz che è sempre infortunato e Koopmeiners, non sono stati determinanti in questo senso.

"Una volta la febbre e un'altra volta gli infortuni, ma Koopmeiners deve assolutamente dare di più. Anche perché ha avuto tutte le chances possibili per dimostrare di valere i soldi investiti in estate. Da Luiz agli altri, penso che nessuno abbia avuto le sue stesse possibilità, è ora che inizi a prendersi le sue responsabilità. La mia è un'analisi da tifoso, magari potrebbero servire due o tre giornate per farlo riposare in modo da farlo tornare in buone condizioni. Anche perché così si protrae quel che poi vediamo in campo, forse non trova la posizione e il gol che manca non riesce a sbloccarlo. Spero possano esser trovate delle soluzioni da chi vive le situazioni dall'interno, più che altro perché il tempo che manca alla fine non è tantissimo".

Il primo anno per alcuni calciatori è sempre problematico, in effetti.

"Sì, questo è vero. Lo abbiamo visto anche con Rabiot che era imbarazzante all'inizio, ma poi successivamente aveva trovato la sua dimensione. Quanto tempo lo abbiamo atteso prima di vedere delle buone prestazioni? Poi è tornato ad essere imbarazzante per le scelte che ha fatto. Non mi è piaciuto come si è comportato con la società che lo ha aspettato e coccolato, spero francamente di non rivederlo più in bianconero".

Un commento sui due francesi Thuram e Kolo Muani?

"Thuram lo vorrei vedere sempre titolare per il cuore, l'anima e la qualità che mette in campo. Sicuramente il padre gli avrà fatto capire cosa significa essere nella Juve. Poi abbiamo trovato Kolo Muani che è un gran calciatore, per me può giocare comodamente con Vlahovic". 

Si ringrazia Mark Iuliano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.