IL SANTO DELLA DOMENICA - ORA O MAI PIU'. IL SOGNO PASSA DA UNA NOTTE DA RICORDARE. E MOTTA..

Oltre che i punti in classifica, importantissimi, c’è da conquistare, anzi riconquistare la tifoseria. Ecco sono questi i due tempi principali di una serata che si preannuncia quasi da dentro o fuori, soprattutto per chi, giustamente, crede ed alimenta un sogno. Niente è impossibile nella vita figuriamoci nel calcio, le cinque vittorie consecutive in campionato e i mezzi passi falsi di chi sta davanti, hanno accorciato sensibilmente la classifica e riportato almeno quattro squadre in gioco. In ottica Juventus ne sapremo molto di più nei prossimi due impegni, ma come dice giustamente Motta, adesso l’unico pensiero va all’Atalanta. Anche gli orobici si giocano molto stasera, dopo i pareggi inopinati in casa con Cagliari e Venezia, e un 2025 che non li ha mai visti vincere in casa.
Insomma chi sbaglia stasera dovrà abbandonare, forse, i sogni, chi invece porterà a casa i tre punti potrà permettersi di proseguire nella corsa a testa bassa. Ma la Juve ha una doppia missione, perché c’è ancora da fare pace con la tifoseria. Nessuno ora deve guardare al passato, ma gli schiaffi presi con Psv e Empoli fanno ancora male. Miglior medicina è andare avanti in campionato, proseguire nella striscia vincente e spedire a casa con le pive nel sacco il non simpatico Gasperini.
Non sarà facile, ma è giunto il momento di capire e verificare quanto la squadra e Motta siano cresciuti in questo ultimo periodo. Prendo in prestito una riflessione di un ascoltatore di Radio Bianconera che in settimana ha parlato di doppio esame di maturità nell’arco di una settimana. Oggi la prova scritta, domenica prossima quella orale. Per battere l’Atalanta però qualcosa Motta dovrà cambiare. Sarà importante giocare con un baricentro più alto, attaccare gli spazi anche con i movimenti senza palla, non farsi prendere dalla frenesia ma soprattutto tenere in equilibrio la zona mediana del campo, dove verosimilmente giocheremo in inferiorità numerica. Insomma una partita dove tutti dovranno dare il loro contributo e dove, mi permetto di dire, l’allenatore non dovrà puntare a mettere la “ firma” con qualche invenzione, ma dovrà saper leggere nel miglior modo possibile le varie fasi della gara.
Sappiano e ormai possiamo dire che Motta non cambierà la sua filosofia, nessuno glielo chiede anche se la malleabilità fa parte di un grande allenatore, ma lo stesso allenatore deve sapere che l’esame di maturità vale anche per lui, che dovrà traghettare nel miglior modo possibile i suoi allievi verso la prova di stasera.Cinque vittorie consecutive in campionato non sono frutto della casualità, ma del lavoro, dell’applicazione e di una squadra che piano piano comincia a conoscersi meglio. Ora però è arrivato il momento del non ritorno, almeno per questa stagione. Insomma se si vuole alimentare il sogno e cancellare le delusioni questo è il momento di farlo: ora o mai più!