Rampulla su Tudor: "Si vede già la sua mano, inutile andare a cercare altri allenatori al suo posto. Vlahović da tenere. Di Gregorio? Sul gol è più colpa di Kalulu"

"Sono d'accordo con quelli che lo stanno facendo notare, con la Roma ho visto qualcosina di diverso e un po' più di verticalizzazioni. Vlahović si è mosso discretamente bene. Non è che dopo dieci giorni possiamo aspettarci un totale cambiamento, ma la mano di Igor si sta già vedendo". Pensieri e parole di Michelangelo Rampulla, ex calciatore e allenatore dei portieri bianconeri, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione in merito all'ultimo match di campionato con la Roma e non solo:
Dove si sta vedendo di più la mano dell'allenatore?
"La mano dell'allenatore la si vede nella propositività di andare in avanti. La Juve è partita molto aggressiva come non faceva da diverso tempo, c'era voglia di far bene. Ora bisognerà dare continuità a questo cambiamento".
Sbaglio o l'uscita dal basso non si sta più vedendo con Tudor in panchina?
"Sì, è vero. Ma la costruzione dal basso avviene quando non ci sono degli attaccanti bravi di testa o dei centrocampisti capaci di andare sulla seconda palla. L'obiettivo di quel gioco è di far uscire l'avversario dal fortino, ma non è che sempre possibile e molte volte si fa per far salire la squadra. Il lancio lungo da fuori area da parte del difensore o del portiere stesso è in grado di farti guadagnare molto campo, specialmente nei momenti di difficoltà. Dovrebbe esserci il giusto mix, a mio parere. Forse Tudor ha deciso di puntare su uno forte come Vlahović nella protezione della palla".
Come è da interpretare il pari dell'Olimpico?
"Al di là della classifica, ma andare a vincere a Roma non è mai semplice. Credo che un punto guadagnato così in questa maniera sia positivo, poi arriveranno delle partite abbordabili dal punto di vista del calendario. E se guardiamo le ultime due con Igor, i quattro punti ottenuti sono positivi. La strada direi che è quella giusta".
Da ex portiere, Di Gregorio in occasione del colpo di testa di Ndicka poteva intervenire meglio?
"Ha respinto istintivamente. Poteva sicuramente fare qualcosa di diverso, ma la responsabilità maggiore è di Kalulu che si perde Shomurodov. Il difensore non può farsi sfuggire alle spalle l'avversario, quel che devi fare nell'area piccola è marcare. E' una cosa che non dovrebbe succedere. Per me è lui ad avere la maggior parte delle colpe".
Di Gregorio sta ripagando le aspettative in questa prima stagione in bianconero?
"Sta giocando un buon campionato in una squadra che sta avendo un'annata particolare. Di Gregorio non ha fatto perdere punti alla Juventus, sta facendo il suo e lo vedo all'altezza del ruolo".
Prima mi hai citato Vlahović e soffermandomi su di lui, cosa gli sta mancando?
"A Vlahović sta mancando la concretezza. Vedo che con Igor si sta muovendo un po' di più, viene di più a prendersi la palla ed è molto partecipe nella manovra dei compagni. Non posso lamentarmi delle sue ultime due prestazioni".
Ciò che pesa sempre per lui è il rinnovo e le indiscrezioni lo danno sempre più lontano dalla Juventus.
"Io lo terrei perché è un grande giocatore. I suoi gol negli ultimi anni li ha sempre fatti, nonostante le critiche ricevute. E' stato pagato tantissimo, è giusto dal mio punto di vista continuare ad investire in lui. Non puoi permetterti ogni stagione di cercare dei giocatori diversi e di attendere il loro ambientamento. Uno o massimo due di questi possono essere pronti, non tutti".
Vale lo stesso discorso anche per Conceição?
"Conceição è già un altro discorso, è un po' discontinuo pur essendo molto abile in velocità e nel dribbling. In pochi come lui saltano l'uomo in giro per l'Europa. Tutto dipenderà da come si vorrà impostare il progetto tattico il prossimo anno, se rimarrà o meno Tudor. Il portoghese è un giocatore molto valido, ma deve essere utile per l'allenatore".
Capitolo allenatore: Tudor, a tuo parere, rimarrà?
"Il mio augurio è che Igor possa restare, per lui era un sogno allenare questa squadra. Io l'ho conosciuto come un grande calciatore, ora è un ottimo allenatore con delle idee chiare. A volte bisogna fare delle scelte, ma la Juve può decidere di farlo restare per iniziare un capitolo nuovo. Il quarto posto deve esser centrato, c'è la qualità nei giocatori per poterlo fare. A me, fin qui, sta piacendo la squadra e come gioca coralmente"
E se invece non dovesse restare Tudor?
"Per me sarebbe inutile andare a cercare altri profili quando in casa c'è un allenatore capace e che vuole bene alla Juve come Igor Tudor. Se dovesse centrare l'obiettivo, perché ricominciare ancora una volta tutto daccapo? Il tecnico di una squadra di calcio è come un direttore d'orchestra: se gli metti a disposizione i grandi musicisti otterrai dell'ottima musica, ma se dovesse esserci Rampulla a suonare il violino farebbe fatica anche Riccardo Muti".
Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.