Callà applaude Veiga: "Leader naturale, riesce ad accendere il fuoco in squadra e sugli spalti. Tudor? Vi dico in cosa lo può aiutare a migliorare. Sul futuro..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il vice allenatore che ha allenato la scorsa stagione Renato Veiga al Basilea, Davide Callà, per parlare approfonditamente dei suoi primi mesi alla Juventus e non solo:
L'impatto di Veiga alla Juventus è stato importante. Ti aspettavi questo tipo di personalità e di leadership in così poco tempo?
"Non sono affatto sorpreso, è un ragazzo piuttosto esigente che cerca sempre di dare il massimo. Ha una grandissima fame di vittorie ed è perfetto per la Juventus. Renato ha una grande personalità, un carattere molto forte ed è un leader naturale".
Per come lo conosci e lo hai conosciuto, pensi che si stia affezionando all'ambiente Juventus?
"Renato è un ragazzo molto emotivo, lui vive il calcio in maniera pazzesca e ricordo ancora come si arrabbiava quando perdeva una partita. Ma questa è una cosa positiva. A Basilea, durante il suo esordio, fece un tackle decisivo e andò subito sotto la curva ad incitare i tifosi. E' uno che ci mette tanta voglia e tanto spirito di sacrificio, riesce ad accendere il fuoco in squadra e tra gli spalti. E' una cosa che ha dentro di se".
Sia Motta che Tudor si sono accorti del suo enorme potenziale come difensore centrale. Meglio a quattro o a tre, a tuo parere?
"Io lo vedrei a tre come braccetto di sinistra, perché ha un sinistro fantastico e può anche giocare in mediana riuscendo così a creare superiorità. Poi è bravo anche in fase di passaggio. Renato si applica tantissimo, si mette sempre a disposizione del mister e della squadra. Cerca sempre di dare il meglio qualsiasi sia la sua posizione in campo".
Credi che Tudor, visto il suo passato da difensore, possa aiutarlo a migliorare nella marcatura a uomo?
"A volte tende a giocare troppo sull'anticipo, per questo credo che il mister possa dargli qualche consiglio importante e farlo crescere anche sotto l'aspetto difensivo. Magari può dirgli di essere più paziente e di prender tempo per contenere l'attaccante, non facendolo così girare. Renato pensa sempre ad attaccare, anche quando non è in possesso del pallone tra i piedi. Vuole sempre andare in pressing sull'avversario e qui deve imparare un po' a differenziare. Tudor, per questo, può essere d'aiuto sia sotto il punto di vista tattico e difensivo".
Per le sue caratteristiche, per Renato è meglio continuare in Serie A o tornare in Premier? Sarebbe più valorizzato e al centro del progetto nella Juventus o nel Chelsea?
"Per le sue caratteristiche, anche per un discorso di fisicità, andrebbe bene in Premier, ma credo che si sia adattato benissimo al calcio italiano e alla Juventus. E' un valore aggiunto per il futuro, a me fa tantissimo piacere ammirarlo con la maglia bianconera. Lo seguo con grandissimo entusiasmo. Poi alla fine farà la sua scelta, ora deve pensare solo a giocare con continuità. Ora non mi sento di dargli dei consigli, è un ragazzo con la testa sulle spalle ed è consapevole di quello che dovrà fare. Juve e Chelsea sono due società importantissime, io lo vedrei bene in entrambe le squadre. Ha bisogno di molto calore, affetto e amore: se tutto ciò dovesse pervenire dai tifosi e dal club, sarebbe una spinta in più per vederlo far bene".
Si ringrazia Davide Callà per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.