Aquilani: "Allegri maestro della gestione. Spalletti geniale e pazzoide"

Alberto Aquilani, ex bianconero, ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio nella quale ha raccontato anche il suo credo calcistico. "Il bello nel calcio è molto soggettivo. C'è solo una cosa bella realmente, che è il risultato, che piace a tutti, non ci piove – ha detto l'ex tecnico di Pisa e Fiorentina Primavera –. Spalletti? Era geniale, c'è stata un'evoluzione calcistica importante, portò questo modo di giocare inusuale e quella Roma giocava benissimo a calcio, a memoria. Eravamo una squadra forte, c'era Totti davanti e ci divertivamo. A volte ho fatto delle sue esercitazioni e dicevo ai ragazzi come ci divertivamo a fare cose anche noiose perché ci trasmetteva quella voglia, quella passione, quei principi. La palla andava a 2mila all'ora, era un calcio fatto bene. Mi porto dietro tante cose, per me è uno dei più bravi, ma è un personaggio particolare.
È molto simpatico e nell'essere molto professionale e anche un po' pazzoide. Allegri? A Londra giocammo contro l'Arsenal dopo aver vinto 4-0 a Milano e perdevamo 3-0 a fine primo tempo. Ibrahimovic prese la borsa, la lanciò e le diede un calcio. C'era stata un po' di maretta, ma fortunatamente abbiamo risolto. Credo che Allegri nella gestione sia molto, molto bravo. Avevamo una squadra fantastica, fatta di campioni assoluti, veri, oggi se ne vedono poche così. Gestire quel tipo di rosa non era facile e io credo che in questo sia un maestro perché ti fa star bene, ti fa lavorar bene, è la sua qualità più grande per me".