Finalmente torna Vlahovic. Sperando arrivino anche le vittorie
Il rientro in gruppo di Dusan Vlahovic può essere una ottima notizia. Perché, al netto delle pressioni che lo accompagnano a causa di uno stipendio mostruoso, appare davvero l'unico che può cambiare la classifica (e l'andazzo) di questa Juventus. Semplicemente perché non ci sono alternative scelte dal mercato, ma nemmeno dalla Next Gen oppure dalla Primavera. È l'unico insostuibile della formazione di Thiago Motta, quello che non può rimanere fuori perché, semplicemente, le caratteristiche sono uniche.
Verrebbe da dire finalmente, altroché. Nelle ultime gare la sua assenza si è fatta sentire, con il gol di Cambiaso che è apparso come una variazione sul tema di uno spartito letto e riletto, che fosse McKennie il centravanti oppure Weah. Adattare un centrocampista non ha sortito gli effetti sperati, allontanandosi dalla vetta in campionato - di quattro punti - ma anche dalla zona Champions.
La luna di miele di Motta è finita, quindi ora serviranno i punti. I gol di Vlahovic, appunto, considerando che solamente tre su ventinove sono arrivati senza di lui in campo. Poco meno di uno ogni 140 minuti, significa meno di uno a partita, una media da retrocessione. Evidentemente il problema c'è, anche se non si vuole vedere: a gennaio sarebbe d'uopo prendere un attaccante, anche di emergenza o di scorta, per non dovere essere dipendenti da chi c'è (e non c'è, leggasi alla voce Milik).