Impallomeni: "Tonali ha reagito alla famosa vicenda, Fagioli no: si è fermato. La Juve si sta interrogando"
A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento di Stefano Impallomeni, giornalista ed ex calciatore.
Botta e risposta Conte-Marotta: da che parte sta?
"Ci sta una dialettica a distanza. Mi piace da sempre, come quelle tra Mourinho e Wenger. E' anche mandare psicologicamente al manicomio l'avversario. Osservo con interesse e piacere ma non sto da nessuna parte. Sono le due squadre favorite, poi vedremo l'Atalanta, ma hanno annusato entrambi che è un 'o loro o noi'".
Chi sceglie oggi tra Conte e Inzaghi?
"Conte con tre obiettivi fatica, l'altro invece ha sviluppato qualcosa d'importante, lascerà un'eredità tecnica significativa. Gli mancano due scudetti ma gli va riconosciuto il lavoro fatto. Sui tre fronti ha fatto molto bene ed è su questo che valuto i due e scelgo il secondo. Perché Conte non ha mai fatto bene in Europa fino in fondo? Certo, con un solo obiettivo e se devi vincere subito, scelgo Conte".
Questo Milan può fermare l'Atalanta?
"C'è una crescita sulla produzione offensiva ma nella fase difensiva il Milan è rimasto quello. L'Atalanta è qualcosa di unico in questo momento, dipenderà molto da lei se sbaglierà la partita. E allora potrebbe approfittarne il Milan, che non mi aspetto coperto. Occhio che se il Milan vince, con una partita da recuperare, torna in corsa per lo Scudetto".
Fagioli davvero alla fine del suo rapporto con la Juve?
"Tonali ha reagito alla famosa vicenda, lui no. Io la lego ancora a questa situazione. Ho visto fargli fare cose non da Fagioli. Si è fermato, la Juve si sta interrogando, magari gli farebbe bene un prestito. Entra ed è impalpabile e mi dispiace dire questo".
La Roma a gennaio cosa farà?
"Non è una squadra fluida, dinamica. La Roma è scombussolata, ha cambiato tre guide, ora è arrivato Ranieri ma non è Mago Merlino. Ora devi concentrarti, arrivano sfide importanti per la classifica che ha. La Roma deve sbloccarla con i piazzati, con i tiri dal limite e ritrovando Pellegrini. Ora è diventato uno che non sa più giocare a calcio? E' vero che ha giocato al di sotto dei suoi standard e caratterialmente ha sentito la situazione, ma va aiutato, è il capitano della squadra e lo ha fatto fuori. Un giocatore così puoi anche perderlo, se non gli dai importanza".