Mule su Gravina: "Dispiace, ma bisogna cambiare perché ci serve il cambiamento"
Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, parlando in maniera piuttosto chiara di Gabriele Gravina e del ruolo di presidente della FIGC che ricopre:
"Bisogna cambiare perché ci serve il cambiamento. Dopo 20 anni anziché fare le elezioni a settembre si è incominciato a riformare e si è riformato lo statuto grazie a quella battaglia che portò a quell’emendamento che riconosceva alla Lega Serie A una equa rappresentanza. Quello è stato il calcio decisivo per avviare una riforma. Lo stesso presidente della FIGC lo ha ammesso".
Quindi è soddisfatto di quello che sta accadendo?
"È un inizio ed è parziale. Vorrei che il calcio fosse un settore dove altri fattori non entrano. Mi dispiace - ammette Mulé - che si parli degli arbitri perché c’è una maxi evasione fiscale conclamata agli internazionali. Mi dispiace anche che il presidente della FIGC Gabriele Gravina sia stato accusato di autoriciclaggio e coinvolto in un processo che dovrà affrontare. Ci tengo a dirlo, il primo obiettivo che tutti devono avere in coscienza propria deve essere quello di salvaguardare il bene delle istituzioni. Qualsiasi cosa può deviare da esso non fa il bene della federazioni. Ognuno si deve fare un esame di coscienza".