Pastore: "Con oggi sono passati 30 anni dal primo momento in cui ci siamo innamorati di Alessandro Del Piero"
A 'Rasoiate', un podcast di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Giuseppe Pastore ha celebrato i 30 anni dal gol di Del Piero contro la Fiorentina: "Ad accendere la storia fu un lancio lungo di Alessandro Orlando, terzino sinistro dalla carriera piuttosto ordinaria, che la Juventus aveva acquistato al mercato di riparazione dal Milan, dove era chiuso da Paolo Maldini. Quel pomeriggio la Juventus era priva di parecchi titolari, come Conte e Di Livio, tanto che Marcello Lippi aveva dovuto chiedere a Moreno Torricelli il sacrificio di giocare a destra, a centrocampo, a sinistra, perciò aveva giocato Orlando. Non c'era nemmeno il pallone d'oro in carica, Roberto Baggio, che si era fatto male al ginocchio una settimana prima a Padova e chissà quando sarebbe tornato in panchina. Oltre al secondo portiere rampulla, Lippi aveva a disposizione solamente Tacchinardi e due giocatori della Primavera. Una condizione che per gli juventini possono essere familiare anche trent'anni dopo. Il tridente d'attacco era quindi formato dalla affaticatore, Ravanelli con la 11, il trascinatore, Vialli con la 9 e la grande speranza bianconera, Alessandro Del Piero con la 10 era l'ultima stagione dei numeri di maglia dall'uno all'undici.
Dall'estate successiva Alex sarebbe diventato l'unico e legittimo proprietario della 10 per 16 anni. Ma torniamo al 4 dicembre 1994, quando la Fiorentina chiude il primo tempo in vantaggio due a zero al delle Alpi e per tutta la ripresa la Juve si mette a caricare a testa bassa il fortino viola eretto da Claudio Ranieri. Vialli lo incrina con una prima testata, dopo ancora Vialli apre una crepa più larga con una girata rabbiosa e dopo il due a due corre in fondo alla rete a recuperare il pallone per riportarlo subito a centrocampo. Serve a questo punto il colpo di genio intorno al novantesimo minuto, sul lancio nuovo di Orlando, Del Piero decide di dichiararsi Genio al lavoro, facendo la cosa più difficile con una semplicità invidiabile, andandoci di esterno destro al volo, vedendo autostrade dove altri pensieri più semplici non vedono nemmeno la strada e incontrando lungo il cammino l'aiuto decisivo della buona sorte che forse gliela fa colpire di mezzo stinco in modo da rendere quel colpo al volo imparabile. Imprevedibile per Francesco Toldo. Oggi pomeriggio intorno alle 16:20 scoccheranno i trent'anni del primo momento in cui ci siamo innamorati di Alex Del Piero"