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Ciro Palermo (Ag. Romero): "Scelta giusta rimanere al Genoa, vi spiego la trattativa con la Juve. E sul suo futuro..."

07.01.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ciro Palermo (Ag. Romero): "Scelta giusta rimanere al Genoa, vi spiego la trattativa con la Juve. E sul suo futuro..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'agente del difensore Cristian Romero attualmente in forza al Genoa ma di proprietà della Juventus, Ciro Palermo, per analizzare l'andamento della sua stagione e non solo:

Il Genoa non sta vivendo la sua miglior stagione, ma sia Andreazzoli che Thiago Motta hanno ritenuto Romero uno dei punti fermi. E anche Nicola nel match contro il Sassuolo lo ha schierato subito dall'inizio. Quale è la sua opinione in merito a questa stagione?

"La stagione è molto positiva, perché Cristian è stato bravo a dimostrarsi flessibile e non ha risentito dei cambiamenti che sono avvenuti in panchina. Con Andreazzoli c'è stata qualche difficoltà iniziale, non aveva mai giocato a destra in una difesa a tre ma è riuscito a migliorare moltissimo. Successivamente Thiago Motta lo ha più valorizzato sotto il punto di vista della marcatura e della tecnica, mentre con mister Nicola la sensazione è stata la stessa avuta lo scorso anno. Nella partita con il Sassuolo, infatti, ha sempre cercato l'anticipo".

E non ha fatto una bruttissima partita.

"No, infatti ha giocato molto bene. Spero possa continuare su questa strada".

Ai microfoni di Radio Bianconera, qualche tempo fa, l'ex direttore sportivo Giorgio Perinetti ha dichiarato che "come anticipo ricorda il miglior Cannavaro". E' d'accordo con questa affermazione?

"Sono due calciatori completamente differenti, Cannavaro ha fatto la storia del calcio mondiale. Il paragone con Cannavaro è da fare, chiaramente, con le dovute proporzioni. A mio avviso, una delle sue più grandi qualità è quella di anticipare il calciatore avversario anche quando è in ritardo. Con il Sassuolo, ad esempio, la sua accelerazione gli ha permesso di contrastare spesso in maniera positiva Caputo. Con mister Nicola, può ancora migliorare di più sotto questo aspetto".

E' a suo avviso ancora un po' irruento? Cristian è un calciatore che troppo spesso finisce sul taccuino degli arbitri.

"La storia insegna che il calciatore argentino è sempre un po' più irruento, perché entra in campo con quella dote che viene definita 'garra'. E, poi, altro aspetto da non sottovalutare: ha avuto un impatto importante in Serie A, ma ci gioca soltanto da un anno e mezzo. E' un ragazzo molto umile e non si sente per niente arrivato. E' consapevole che deve migliorare sotto l'aspetto dell'irruenza, già rispetto a qualche mese fa l'ho visto più determinato sotto questo aspetto. Per me potrà riuscirci benissimo. Anche il modo di giocare di Chiellini era differente ad inizio carriera, infatti con il passare degli anni è diventato molto più pulito negli interventi. L'esperienza aiuterà anche Cristian così come ha fatto con il capitano della Juventus".

A distanza di qualche mese, ritiene ancora corretta la scelta di rimanere a Genova invece che andare subito alla Juventus?

"Sì, precisando che la scelta è avvenuta in accordo con la Juventus e non è stata soltanto una nostra decisione. La soluzione migliore da trovare per un ragazzo al primo anno in Italia, con ventisette presenze all'attivo, era quella di fargli giocare più partite possibili. E il Genoa si è proposto per averlo in prestito. Così si è materializzata questa possibilità, la migliore per il ragazzo a mio parere".

Ci può raccontare, nei limiti del possibile, quali sono stati i contatti avuti con il club bianconero per definire questa importante operazione di mercato?

"C'è un aneddoto molto divertente da raccontare: sentii Cristian mezz'ora prima della partita e mi disse che non avrebbe giocato. Il destino volle, invece, che lui debuttò in Serie A proprio contro la Juventus. E non sfigurò affatto. La società bianconera quando vuole un giocatore lo dimostra, ha intavolato la trattativa con il Genoa e ha mostrato più convinzione rispetto alle altre società italiane ed estere interessate al ragazzo".

Le ha mai commentato il passaggio alla Juventus? Si può dire che si è realizzato un sogno?

"Ha accolto questa notizia con molta serenità, fin da subito si è mostrato contentissimo per questa nuova opportunità. Caratterialmente, poi, è un ragazzo molto freddo e non mostra spesso le sue emozioni, a mio giudizio è una grande qualità perché per un difensore è importante rimanere sempre con i piedi per terra. Al Genoa si è sempre trovato bene, era consapevole di aver bruciato le tappe. Il suo obiettivo non è quello di far parte della Juventus, il suo obiettivo è quello di giocare in questa squadra. Lui è concentrato, vuole sempre far bene".

Dunque non pensa ancora al futuro e alla possibilità di giocare con compagni del calibro di Chiellini, Bonucci, de Ligt, Demiral.

"Pensa a migliorare, poi lui è consapevole che dovrà essere il campo a parlare di sé. Le chiacchiere sono inutili. Oggi dovrà dimostrare nel Genoa, domani lo farà con la Juventus. Non c'è alcuna fretta, Cristian è un ragazzo molto maturo per la sua giovane età. Chiaramente non è ancora al livello di un totem come Chiellini, ma il suo sogno è di giocare con calciatori del genere così come ambisce alla nazionale argentina. E' convinto delle sue capacità, a mio parere possiede i mezzi per essere un top".

Si ringrazia Ciro Palermo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.