Undici metri - Piano Juve: 40-42 milioni dalle cessioni, 70-80 per acquistare campioni. Al vaglio tanti nomi

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, nonchè grande appassionato ed esperto di calcio. Attualmente è voce e coordinatore artistico di Radio Kiss Kiss Italia.
18.05.2013 01:40 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri -  Piano Juve: 40-42 milioni dalle cessioni, 70-80 per acquistare campioni. Al vaglio tanti nomi
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© foto di Federico De Luca

Questa sera la Juve chiude il suo torneo a Genova contro la Sampdoria , la squadra che quest’anno all’andata ha inflitto ai bianconeri  la sconfitta peggiore della stagione. Una sconfitta che Conte non ha mai digerito, forse una delle poche partite  (insieme a quella di Roma contro la squadra di Totti e a Milano contro il Milan) in cui la Juve non ha giocato da squadra. Quella sconfitta dell’andata fu uno schiaffo salutare per i bianconeri. Di sicuro Conte vorrà lavare l’onta di quella sciagurata partita anche se  ormai la sfida di stasera  non ha più reali interessi di classifica. Ci sarà ragionato turn over e poi si scioglieranno le fila.  Cala il sipario sul campionato, un campionato che la Juve ha stradominato, ha vinto convincendo, anche se qualcuno non ha riconosciuto abbastanza gli straordinari meriti dei bianconeri. Gli uomini di Conte si sono espressi in modo superbo e sono andati oltre i propri limiti tenendo il piede sull’acceleratore per tutto l’anno esprimendo un gioco moderno, organizzato e corale. La squadra ha dato la sensazione di aver dato proprio tutto. Questa è la prima incognita che il mister salentino ha evidenziato ai dirigenti e ad Agnelli.  Da parte sua c’è  la paura che qualcuno inconsciamente e fisicamente possa mollare il prossimo anno.  Occorre fare un piccolo”repulisti” e tenere in squadra solo chi non ha dato l’idea di essere spremuto mentalmente e fisicamente (e Conte che li allena tutti i santi giorni conosce bene lo stato dei calciatori e  ha il polso della situazione). Conte per certi versi mi ricorda Mourinho  e come il portoghese  è un allenatore presente, esigente, che spreme e “martella” i  suoi giocatori in modo da farli rendere anche oltre le proprie reali possibilità, risulta chiaro che dopo due anni così tirati e intensi ci sia il rischio che qualcuno  possa mollare,  per questo il mister vorrebbe molti ricambi. Il mercato quest’Estate sarà decisivo perché la Juve è tenuta a fare un ulteriore, decisivo salto di qualità . La Juve ha il dovere di riprendere da dove ha lasciato: vincere o almeno lottare fino alla fine per vincere. In settimana c’è stato il tanto atteso chiarimento tra Conte, Agnelli e i dirigenti. “Insieme per continuare a costruire”, questo è stato il motto dichiarato in modo netto da entrambi davanti ai giornalisti. La sensazione è che Conte sia nel progetto 2013-2014 soprattutto per la sua juventinità, per l’attaccamento ai colori e per una sorta di gratitudine e riconoscenza nei confronti del presidente Agnelli che l’ha sempre tutelato e difeso nei momenti neri della squalifica, ma il mister ha anche compreso che le risorse non sono tantissime. Per fare operazioni intelligenti e di qualità, occorre fare un grande mercato per quanto concerne le cessioni. Da sempre,  si sa, si misurano la bravura e la capacità chi fa mercato basandosi sulla sua capacità di vendere più che comprare. Quest’anno per necessità occorre vendere bene. Senza cessioni mirate e “redditizie” non ci potranno essere grandi acquisti. Marotta e Paratici dovranno essere bravi nel piazzare i giocatori della lista dei “cedibili” al miglior prezzo e alle migliori condizioni e reinvestire i soldi ricavati. Cerchiamo di capire chi potrebbe essere sacrificato in nome del “salto di qualità”.  Credo di non dire eresie nell’affermare  che tutti gli attaccanti bianconeri siano cedibili. Credo che alla fine partiranno tutti tranne Giovinco o Vucinic . Verrà poi sacrificato uno tra Immobile, Gabbiadini e Boakye , forse Isla o Lichtsteiner, De Ceglie di sicuro , poi Padoin o Peluso . Da queste cessioni la Juve conta di ricavare almeno 40 – 42  milioni di euro che andranno ad aggiungersi ai soldi stanziati per il mercato e a quelli di altre operazioni minori (quelle di contorno e quelle relative ai tanti giovani in giro per l’Italia). Credo che tra budget e cessioni quest’anno la Juve potrà spendere tra gli 70 e gli 80 milioni, non sono un’enormità paragonati  a quanto spendono le grandi d’Europa ma è pur sempre tanta roba. Che fare con questi soldi?  La risposta sembra ovvia e semplice: migliorare la qualità della rosa. Premesso che per me il top sarebbe Suarez , e premesso che difficilmente arriverà, il secondo acquisto della Juve  (perché il primo già fatto da tempo è Llorente) sarà quasi certamente Higuain dal Real Madrid, campione argentino tecnico, rapido e con il fiuto del goal che piace tantissimo ad Antonio Conte. C’è la possibilità di chiudere. La Juventus ha offerto circa 22 milioni di euro al Real Madrid, Perez ne vuole 30, a metà strada ossia  25- 26 milioni (pagabili in 3 anni)  l’affare si potrebbe chiudere. Attenzione però al pericolo inglese. La Juve deve muoversi e chiudere perché Higuain piace anche all’Arsenal che potrebbe “fregare” la Juve sul filo di lana, occorre essere veloci e risoluti e non tentennare. Il secondo grande giocatore in attacco che potrebbe arrivare (e dalle mie fonti so che è davvero ad un passo dai bianconeri) è Stevan Jovetic, giocatore non ancora definitivamente esploso ma dal potenziale pazzesco. La Fiorentina valuta Jo-Jo 30 milioni, decisamente troppi. La Juve offrirà 15 -18 milioni + Quagliarella o Matri , o 10 milioni + Quagliarella o Giovinco e Marrone in prestito o comproprietà. Jovetic nella Juve farebbe il definitivo salto di qualità. Le sorprese non finiranno qui. Arriverà un difensore centrale (Astori? Ogbonna? Ranocchia?), un esterno sinistro (Kolarov? Lulic? ) e un attaccante di fascia forte , capace di giocare anche da trequartista tra le linee ossia Diamanti (in questo caso al Bologna andrebbe la seconda metà di Sorensen e la comproprietà di Gabbiadini). Poi ci sarà l’ordinaria amministrazione e si coglieranno le opportunità dell’ultimo momento. Sullo sfondo c’è sempre poi la suggestione Ibra, operazione dai costi altissimi ma dalla sicura resa. Ibra sarà anche stagionato ma è un big capace di spostare da solo gli equilibri.  Prepariamoci insomma ad una Estate calda sul fronte del mercato bianconero. Conte ha sciolto le riserve scegliendo di continuare a condividere il progetto di costruzione di una Juve vincente, ora tocca alla società. Stavolta davvero non si può fallire la caccia al campionissimo o per chiamarlo come fanno tutti da 3 anni a questa parte del “top –player”.