L'IMBOSCATA - La panchina di Allegri e la lettera di Kipling. Larga parte della tifoseria delusa dalla gestione del tecnico: c'è un motivo. La questione allenatore condiziona il mercato. C'è chi propaga fake news. Un giudice poco "sportivo"

17.05.2019 00:37 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - La panchina di Allegri e la lettera di Kipling. Larga parte della tifoseria delusa dalla gestione del tecnico: c'è un motivo. La questione allenatore condiziona il mercato. C'è chi propaga fake news. Un giudice poco "sportivo"

“If“ , vale a dire “Se“. E' il titolo di un celebre scritto di Rudyard Kipling. L'autore de “Il libro della giungla“ . 

 “If“ è una lettera che Kipling indirizza al figlio: precetti su come comportarsi. 

Due cose mi sembrano interessanti di questa storia. La prima: l'incipit della lettera.

“Se riesci ad avere fiducia in te stesso / quando tutti dubitano di te / ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare“ .

Tenere nel giusto conto l'altrui dubitare. 

 Chi dubita, pone e si pone domande. E le domande arricchiscono dibattito ed esperienze.

Perché una buona parte della tifoseria juventina non è entusiasta della gestione Allegri?

 Perché è “sazia“ di scudetti ?

 Perché è delusa per la mancata crescita della Juventus in Europa?

Perché Allegri alla tifoseria concede poco?

 No: non è per questo.

I tifosi hanno percepito che nell'ultima Juventus, nonostante il di più  Ronaldo, Can, Cancelo e Bonucci, la Juventus ha espresso sul piano del gioco un “di meno“ .

 Inevitabilmente, dubitano. Dubitava un santo: non possono farlo i tifosi?

Se Allegri becca le critiche di un “guru” come Arrigo Sacchi. Se nessuno riesce a spiegare l'enorme numero di infortuni che la Juventus ha accumulato in stagione. Se un monumento della Juve come Marchisio spiega che “Dybala deve giocare più vicino alla porta , allora anche la percezione del tifoso, non deve essere considerata “di pancia“ .

Vota Antonio? Un referendum tra i tifosi, porterebbe, temo per Allegri, ad un risultato per lui “agghiacciande“.

La seconda cosa: siamo, dopo svariate settimane, ancora a  “Se“ .

 Nessuno sa se Allegri sarà la prossima stagione ancora l'allenatore della Juventus. Nessuno sa quali   condizioni abbia posto per restare. Nessuno sa se Agnelli lo confermerà con un contratto in scadenza tra un anno.

Ci sono le dichiarazioni del presidente “Ancora con Allegri“ . E quelle del tecnico livornese “Io voglio restare“ . 

Con i “se“ non si costruisce. Dovevano incontrarsi mercoledì. Si sono incontrati. Ma ci vorrà un aggiornamento.

Qualcuno ha cominciato a chiamarlo il “gioco del cerino“ .

“Se“: se Allegri resta. Se ha chiesto un aumento. Se ha chiesto nuovi giocatori. Se ha fatto una lista di proscrizione. Se ha chiesto tre anni di contratto . Nessuno sa cosa ci sia nella testa di Allegri. E neppure in quella di Agnelli. Nessuno sa veramente cosa pensino Nedved e Paratici. Nessuno sa cosa ne pensi, soprattutto, il padrone: John Elkann. 

Agnelli certamente avrà fatto anche “di conto“: la prematura uscita dalla Champions è costata alla Juventus un centinaio di milioni di mancati introiti. Congedare anticipatamente Allegri (sono 15 milioni lordi, ma mettiamo pure si accordino con una buona-uscita a 5 che poi sarebbero 10 lordi) avrebbe un costo non irrilevante, visto che poi, minimo, quella cifra  (ma probabilmente di più) Agnelli dovrebbe  investirla su un nuovo tecnico.

Mi rifiuto di pensare che Agnelli arrivi all'”aggiornamento“  senza avere un piano di riserva. Nel caso risultasse impossibile continuare, dopo un quinquennio di successi, con Allegri  . 

Per questo (e  mi scuso) non alimenterò voci di mercato. L'unica cosa certa è che arriverà Ramsey. Che Barzagli darà l'addio al calcio . Che Caceres la prossima stagione giocherà altrove. Avere o non avere Allegri in panchina farà, infatti, tutta la differenza del mondo. 

Visto che non sono Kipling mi astengo da lettere ed auspici. Dovrebbero, prudentemente, farlo anche i colleghi: aspettando.

 Magari concentrandosi su altre “cose“. Decisamente da censurare .  

Magari evidenziando quanto scorretto sia propagare fakes: sui conti altrui, sugli impianti altrui, sui costi sostenuti da altri. L'invidia è una brutta cosa. La menzogna lo è di più.

Magari facendo qualche osservazione al presidente federale Gravina che vorrebbe i play off nel campionato di serie A. Osservazioni del tipo: non sarebbe meglio fare invece le riforme ?

 E se proprio la Juventus dovesse continuare a risultare (in Italia) imbattibile, non sarebbe meglio “pagarla“ come nel ciclismo fecero con un celebre corridore , per non farla (almeno per una stagione) partecipare?

Magari chiedendosi a cosa accidenti serva una Var usata ad minchiam (in questo caso non usata) se il più macroscopico dei rigori non viene rilevato nella finale di Coppa Italia, incidendo sul risultato finale?

Magari  sbattendo in prima pagina la foto del giudice sportivo. Il cui incarico rappresenta un  ossimoro. Visto che di “sportivo“ ha poco.

Quel giudice non ha preso provvedimenti per i cori razzisti a Cagliari rivolti a Kean e a Matuidi . I cori erano razzisti. Ma ha spiegato il giudice, solo un “pochettino“.

 Neppure la curva dell'Inter è stata punita per una consimile discriminazione. Ma per un altro motivo: kafkiano, questa volta . Il “referto“ è arrivato in ritardo.

 Nell'era di internet può accadere che  il “referto“ degli spioni di Pecoraro venga recapitato “in ritardo“. E può accadere che una simile cazzata venga veicolata come “plausibile “ . 

Quindi, sì, caro giudice sportivo: la terra è piatta. Ed Eratostene di Cirene era un pirla. Il mare (come pensano i 600 “terrapiattisti“  esistenti sul pianeta, che invece di venire avvolti in una camicia di forza sono stati incredibilmente presi sul serio, anche da importanti network) scola dal “piattone“ e finisce non si capisce dove. Forse in qualche buco nero. Per poi (come?)  misteriosamente rigenerarsi .

Paolo (fisico nucleare all'Enea) amico mio: capisci? Anche il giudice sportivo è un  terrapiattista“.  Che vedrai, tra non molto, sosterrà  che Elvis vive arzillo in qualche convento in Tibet.