NON VI PIACERÀ MA INTANTO VINCE

Massimiliano Allegri può piacere o non piacere. A molti tifosi piace ad altri no, a molti critici piace, ad altri no. A Daniele Adani magari il suo gioco non piace come può non piacere ad alcuni tifosi, ma un fatto è incontrovertibile, anche quest’anno Allegri ha vinto due titoli, ne aveva vinti anche due lo scorso anno e anche prima e prima ancora. Insomma il tecnico della Juventus sta vincendo da cinque anni ed invece di sentire domande su come faccia, le domande sono sempre e comunque sugli obiettivi mancati, mai il lato positivo, sempre quello negativo. Si vorrebbe vedere una Juventus spettacolare, ,a al fine lo spettacolo vero è vincere. Non sappiamo se sia possibile vincere con lo spettacolo, sicuramente vincere in Europa è un insieme di combinazioni che è difficile, Allegri però non ci sta a subire critiche senza reagire: “Oggi è capitato ancora, ci sono scelte di passaggio che non vanno mai sbagliate. Chiaro, più qualità c'è più traiettorie di passaggio ci sono. C'è meno solidità ma più dominio. Quest'anno è mancato troppo Douglas Costa, che è straordinario, Cuadrado 4 mesi, Dybala ha avuto problemi, idem Spinazzola... E lui ha fatto stasera molto bene, ma dopo l'Atletico Madrid era in difficoltà negli allenamenti, non è abituato ancora a certi contesti. Ci sono momenti della stagione, e lì valuto chi garantisce la prestazione. E ci sono momenti, e lo dico senza vergogna, in cui ti criticano. Al Milan misi tre mediani, tutti a darmi del catenacciaro, e abbiamo vinto lo Scudetto. Se vogliamo giocare bene metto ali come terzini, e via dicendo, giocheremo bene poi arriviamo terzi e ci si lamenta. Fare l'allenatore non è mettersi a tavolino e fare schemi, fate troppo teoria. Io sono pratico. Son cose serie e pensate, leggete libri e non sapete di calcio. State lì a parlare e non sapete niente, non siete allenatori.”.
Allegri è pratico ed a molti va bene così, una praticità che permette di vincere da cinque anni in Italia, molti vorrebbero anche l’europa, ma purtroppo non tutto è automatico, soprattutto quando incidono tanti fattori. Lo ripetiamo speriamo di non doversi pentire delle critiche che ha subito l’attuale mister perché questi risultati sono difficilmente migliorabili.