LA LANTERNA VERDE - Sicuri che ci sono tanti attaccanti migliori di Vlahovic in giro?
Siamo al termine del 2024. Un anno, sportivamente parlando, piuttosto intenso per chi vive con DNA bianconero. È successo di tutto. Non c’è più Allegri ma ora, sulla panchina bianconera, siede Thiago Motta. Giuntoli ha rivoluzionato la rosa. In tanti hanno fatto le valigie. Qualcuno è rimasto, tra cui Vlahovic che, di fatto, è l’unico vero attaccante a disposizione. Ecco, parliamo del serbo… Come è stato l’anno solare di Vlahovic? A livello statistico non gli si può dir nulla. Numeri alla mano, è il giocatore che ha segnato di più nel 2024 (24 reti al momento). Guardando solo alla stagione in corso, il serbo è già a quota 12 gol totali su 20 partite disputate. Nello specifico, ha trovato sette volte la via della rete in campionato, quattro in Champions League e ha segnato anche nell’unica gara di Coppa Italia disputata. Insomma, Vlahovic il suo mestiere lo sta facendo e, ad onore del vero, anche in maniera brillante. Eppure, in tanti sono convinti che non sia l’uomo giusto per la Vecchia Signora.
Il suo modo di giocare e di vivere le partite non asseconda i palati fini di molti tifosi. Se non segna, non lo si nota quasi mai. Troppo dipendente dal gol? Sicuramente ma siamo certi che sia un limite? Vlahovic è un goleador, uno di quei giocatori che vivono per vedere il pallone oltrepassare la linea della porta.
Non è elegante, tecnicamente è modesto ma sa come fare gol e, forse, questa dota è spesso sottovalutata.
Qui vengo alla domanda delle domande: sicuri che ci siano tanti attaccanti migliori di Vlahovic? Indubbiamente ce ne sono moltissimi più tecnici e abili nel giocare con i compagni. Tuttavia, se parliamo di finalizzatori, non sono tantissimi i “colleghi” che, come diceva un caro amico, “gli mangiano in testa”.
Prendiamo, come esempio, Haaland, ossia quello che, da tutti, è considerato il miglior centravanti puro in circolazione. Bravissimo, non c’è che dire, ma anche lui, se non segna, pare meno dominante di quanto ci si possa immaginare. Forse, nel giudizio globale su Vlahovic, pesa il suo essere “poco bello da vedere”. Ovvio che, se paragonato ai grandi numeri 9 del passato, Vlahovic (come la maggior parte degli attaccanti di oggi) si fa piccolissimo, quasi invisibile. Si pensi a mostri sacri come Ronaldo (il Fenomeno), Van Basten o, per soffermarsi sui miti bianconeri, gente come Bettega, Vialli, Trezeguet o Higuain. Ecco, basterebbe solo uno di loro per far finire Vlahovic in panchina a tempo indeterminato. Questo, però, vale per la maggior parte dei centravanti dell’era moderna. Non ci sono più i goleador di una volta, così come non ci sono più fantasisti, centrocampisti, difensori o portieri di grande lignaggio. Come mai? Semplice, il calcio è cambiato e, di conseguenza, anche i suoi interpreti. Ora si parla molto più di squadra che di singolo. Il talento è stato strozzato, almeno a mio modesto parere… Per questo ritengo che Vlahovic (da me criticato a lungo) sia da rivalutare in maniera più oggettiva. Ai giorni nostri, il 9 della Juventus, che piaccia o meno, è uno dei migliori attaccanti in circolazione. Eravamo abituati troppo bene? Sì, assolutamente…