Gli eroi in bianconero: Marco BORRIELLO

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
08.06.2013 10:39 di  Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Marco BORRIELLO
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Marco Borriello diventa bianconero il 3 gennaio 2012, non ancora trentenne. Approda a Torino fra lo scetticismo generale, poiché dal punto di vista tecnico/tattico non aggiunge molto al già nutrito parco attaccanti. L’accoglienza dei tifosi non è delle migliori, dopo il rifiuto del giocatore di indossare la maglia juventina nell’estate precedente. Antonio Conte, Mister bianconero, garantisce per lui e le contestazioni dei tifosi si limitano a qualche striscione.

Napoletano doc, rimasto orfano di padre a nemmeno undici anni, si trasferisce al Milan nel 1996 e da qui comincia un lungo peregrinare: nel 1999 è ceduto in prestito alla Primavera del Treviso. Dopo due anni passa alla Triestina (serie C2) e, l’estate successiva, ritorna in Veneto.  Nella stagione 2002/03 è riscattato dal Milan, riuscendo a esordire sia in Coppa Italia sia in Champions League.

Rimane solamente sei mesi a Milano. In gennaio, infatti, è costretto nuovamente a fare le valige: destinazione Empoli, dove riesce a segnare il primo goal in serie A. L’estate successiva torna in rossonero, per essere girato alla Reggina, ancora in prestito. Poi, in successione: Sampdoria, Treviso e ancora Milan.

Comincia la stagione 2006/07 con tante speranze, ma il 21 dicembre 2006 risulta positivo al prednisone e al prednisolone (metaboliti del cortisone) dopo il test anti-doping al termine della partita Milan-Roma. Dopo la conferma della positività delle controanalisi del gennaio 2007, Marco è sospeso fino al 21 marzo 2007.

Nell’estate dello stesso anno è ceduto in comproprietà al Genoa per 2 milioni di Euro. È la svolta della sua carriera: con diciannove reti, termina la stagione come terzo miglior marcatore della Serie A 2007/08 (dopo essere stato per diverse giornate in testa alla classifica), preceduto solamente dagli juventini Del Piero (21 goal) e Trézéguet (20 goal).

Il Milan, convinto dalle sue ottime prestazioni, riscatta la proprietà per 7,5 milioni di Euro più la comproprietà di Davide Di Gennaro. Un infortunio al menisco durante il ritiro estivo, però, impedisce a Borriello di essere disponibile per l’inizio del campionato 2008/09. Torna al goal il 18 settembre 2008, contro lo Zurigo, nell’andata del primo turno di Coppa Uefa, ma uno stiramento alla coscia subito in allenamento nel mese di novembre, lo costringe a fermarsi nuovamente. Nel febbraio 2009 è operato per asportare una cisti mio tendinea al flessore destro, intervento che compromette il proseguimento della sua stagione, impedendogli di scendere in campo nelle rimanenti partite.

Tornato a disposizione nel campionato 2009/10, è schierato come titolare dal nuovo allenatore rossonero Leonardo nelle prime due partite di campionato contro Siena e Inter. Nonostante qualche problema fisico causato da una lombalgia, a fine stagione è (a pari merito con Ronaldinho) il miglior marcatore del Milan con quindici goal.

Il 31 agosto 2010 è ceduto alla Roma, in prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 10 milioni di Euro. Esordisce con la maglia giallorossa l’11 settembre 2010 nella partita persa per 5-1 contro il Cagliari allo stadio Sant’Elia. Conclude la sua prima stagione romana mettendo a segno diciassette reti in quarantasei partite. Il 22 giugno 2011 la Roma esercita il diritto di riscatto, acquisendo il giocatore a titolo definitivo dal Milan.

Il campionato successivo non è così felice, l’allenatore spagnolo Luis Enrique non è soddisfatto delle prestazioni di Marco e, così, il 15 gennaio 2012, Borriello indossa per la prima volta la maglia bianconera, giocando una decina di minuti, nell’incontro casalingo contro il Cagliari. Marco è palesemente fuori condizione: i movimenti sono goffi e impacciati e il rendimento è sicuramente inferiore alle attese. È schierato titolare in Coppa Italia, contro Roma e Milan, non lasciando un segno tangibile della sua presenza.

Ancora una volta, proprio quando tutti lo danno sconfitto, Marco ha la forza di risollevarsi. 25 aprile 2012, la Juve è di scena a Cesena per una partita molto delicata, nonostante la squadra di casa sia praticamente retrocessa. La “Vecchia Signora” deve assolutamente vincere per mantenere i punti di vantaggio sul Milan. Pirlo, dopo una decina di minuti, calcia sul palo un calcio di rigore e la squadra bianconera (per l’occasione in maglia rosa) non riesce a trovare la via della rete. Nella ripresa, Borriello sostituisce un evanescente Matri e, a una decina di minuti dalla fine, riesce a trovare lo spiraglio giusto per infilare il pallone nella porta di Antonioli.

La gioia bianconera e quella di Marco sono incontenibili: «Sono contento per la squadra, ma stavolta lo sono soprattutto per il mio centravanti», dice Conte. «Marco è arrivato in condizioni fisiche precarie, accompagnato da un certo malumore e si è messo in discussione sotto tutti i punti di vista. Spero che questo goal lo aiuti a ricevere un po’ più di affetto dal popolo juventino».

Borriello dedica il goal ad Andrea Fortunato, nel diciassettesimo anniversario della sua morte, e invita i compagni a non abbassare la guardia: «Il mio goal non vale lo scudetto. La strada è ancora lunga, basta guardare quanta fatica abbiamo fatto per piegare il Cesena. Domenica a Novara ci sarà da soffrire. Ma me lo sentivo che sarebbe arrivato e ai compagni in panchina lo avevo annunciato. Ora spero di poter dimostrare il mio valore in questa squadra».

Invece, a Novara sarà una passeggiata e Marco ne approfitterà per segnare il goal del 2-0. Non schierato nella sfortunata partita casalinga contro il Lecce, Borriello contribuisce alla vittoria di Trieste, contro il Cagliari. Un suo tentativo di correzione a rete di un cross di Cáceres, causa l’autogoal del difensore sardo Canini. È il goal della sicurezza, il goal dello scudetto bianconero.

Nonostante il gran finale, la Juventus non intende riscattare Borriello e il giocatore napoletano ritorna a Roma.