L'opinione di Rampulla: "Juve non molto diversa da un anno fa, con l'Inter è mancata compattezza tra i reparti. Non si può rinunciare a Conceição"
"Inter-Juve è stata una bella partita e molto intensa, un po' come è nella tradizione del derby d'Italia. Di certo non mi aspettavo un risultato così pirotecnico, è stato bello per il pubblico ma un 4-4 significa sempre che ci sono stati molti errori". Pensieri e parole di Michelangelo Rampulla, ex portiere ed allenatore bianconero, che ai microfoni di TuttoJuve.com ripercorre la sfida con i nerazzurri e non solo:
Quali sono state, a tuo parere, le disattenzioni più grandi della sfida di San Siro?
"A livello sicuramente difensivo, forse con i centrocampisti volevano attaccare un po' più alti e i difensori si sono trovati di fronte molti avversari da fronteggiare. La squadra doveva essere più compatta tra i reparti in modo da evitare queste imbucate centrali, perché quando succede questo significa che le distanze sono davvero molto alte".
La Juve veniva dal brutto ko in Champions e come già successo in stagione è riuscita a completare una bellissima rimonta. Che messaggio lascia il 4-4 finale di MIlano?
"Nell'immediato può lasciare grande consapevolezza, perché sei riuscito a recuperare due gol ad una squadra molto forte come l'Inter. La determinazione, al di là dell'aspetto tecnico, è sempre molto importante a questi livelli".
Parlando invece di singoli, chi sono stati i tuoi migliori in campo?
"Mi è piaciuto in particolar modo Weah per come si è proposto e per l'intensità messa, ovviamente non posso non citare Yildiz il cui ingresso in campo ha spaccato la partita e ha fatto più del suo. E' stato determinante per il pareggio con le sue giocate. Ma al di là di qualcuno, la prestazione della squadra mi è piaciuta in generale. La difesa è andata in sofferenza a causa dell'imprudenza del centrocampo".
Non mi hai citato Conceição, una mancanza voluta?
"Assolutamente no, volevo includere anche lui nei migliori. In questo stato di forma è difficile rinunciarci, è brevilineo e con la sua velocità riesce sempre a mettere in difficoltà gli avversari. Lui è abile a saltare l'uomo, questo permette sempre alla squadra di trovarsi in superiorità numerica".
Come hai visto Vlahovic?
"Si è mosso bene, ha fatto gol, ed è sempre un punto di riferimento per i compagni. Anche quando non si vede, il suo apporto è fondamentale nel tenere impegnate le difese avversarie. Ha corso davvero tanto, mi è piaciuto".
Una battuta sulla prestazione di Di Gregorio: che cosa vuoi dirgli?
"E' stato bravissimo a tenere a galla il risultato con delle parate che si sono rivelate fondamentali, per me ha fatto una buona prestazione. Poi nelle mischie ci può stare qualche errore di valutazione nel momento in cui si trova a dover fronteggiare tantissime persone in area di rigore".
Se fossi nell'allenatore della Juve, chi metteresti tra lui e Perin?
"Penso sia sempre una scelta molto difficile, ma al contempo è indubbio come la Juventus sia in possesso di due ottimi portieri. Entrambi meritano la maglia da titolare, ma solo uno può indossarla. E a decidere, ovviamente, deve essere chi li vede tutti i giorni in allenamento".
In definitiva, visto che quest'anno la stai guardando abbastanza, come è cambiata la Juve rispetto all'anno scorso?
"E' cambiata innanzitutto in qualche giocatore, basta vedere come ci si diverte nel vedere le giocate di Conceição. Rispetto all'anno scorso non è che sia tanto diversa nel gioco in orizzontale, che non mi piace, ma c'è da considerare anche che ci sono diverse defezioni importanti tra cui Koopmeiners e Douglas Luiz. Specialmente l'assenza dell'olandese è importante, poiché lui è uno che spariglia con i suoi inserimenti come Barella e Frattesi. E poi manca Bremer, l'infortunio più importante avuto fin qui dalla Juventus. E' una pedina fondamentale di questa squadra".
Parma e Udinese sono due possibilità per ridurre il gap con il Napoli. Che partita ti aspetti domani sera?
"Sarà una partita da vincere a tutti i costi per la Juventus, non si può perdere ancora altro terreno. Contro il Parma dovranno ottenere i tre punti, perché per vincere i campionati bisogna non lasciare nulla per strada contro le cosiddette piccole. Altrimenti non ce la fai più a recuperare".
Discorso campionato, quale è la tua sensazione sulla Juve?
"E' una lotta a tre o a quattro in Serie A, forse il Milan si può ancora inserire se riesce a trovare una quadra. Mi auguro che fino alla fine si possa vedere uno scontro serrato con più contendenti, altrimenti diventa senza interesse come capitato negli ultimi anni. Champions? E' un po' un punto interrogativo, questa nuova formula bisognerà vederla alla fine. Di certo non si può più sbagliare, sarà importante per la Juve fare bottino pieno il più possibile contro ogni avversario da qui a gennaio".
Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.