L'IMBOSCATA - La Juve scivola in classifica, sale l'irritazione nei confronti di Thiago Motta e squadra. Dieci domande al tecnico bianconero. Il "tempo" che il contratto gli garantisce. Giallo Douglas Luiz. Matilde nei cuori

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
01.11.2024 00:52 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - La Juve scivola in classifica, sale l'irritazione nei confronti di Thiago Motta e squadra. Dieci domande al tecnico bianconero. Il "tempo" che il contratto gli garantisce. Giallo Douglas Luiz. Matilde nei cuori
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di Andrea Bosco

Ho pensato a lungo come affrontare questo tema. Qui ogni settimana io scrivo di calcio e di Juventus, e lo farò anche stavolta. Ma prima sento la necessità di scrivere qualche parola sul tragico incidente che ha causato la scomparsa di Matilde Lorenzi, la giovane sciatrice morta in pista: una terribile caduta mentre si stava allenando. Ho una figlia che oggi ha 47 anni: bambina, ha praticato senza grande passione alcuni sport, anche lo sci. Non ho mai pensato le potesse capitare qualcosa di tragico. Uno non pensa che lo sport, che è vita, possa trasformarsi in dolore e lutto. Ho pensato allo strazio dei genitori di Matilde. Dentro di me, sento l'esigenza di condividere il mio cordoglio con chi abitualmente segue la mia rubrica. Un abbraccio ai genitori di Matilde e a sua sorella. Sapere che Matilde è entrata nei cuori di tante persone, come è accaduto a me, forse potrà lenire il loro grande dolore.

Lo spettacolo, come usa dire, "deve continuare". E quindi — anche se (lo confesso) di malavoglia — ecco la consueta juventineide. Dopo l'ennesimo pareggio (meritatissimo dal Parma) e senza, per una volta, strascichi polemici per l'arbitraggio, l'irritazione nei confronti di Thiago Motta e della Juve tutta, sta montando. Non siamo ancora alla bocciatura, ma va rammentato che ad ogni turno di campionato, la Juventus sta scivolando in classifica. Troppi pareggi, gioco altalenante e una perduta imperforabilità difensiva, "saltata" dopo l'infortunio a Bremer. Alla assenza di Bremer si sono sommate quelle di Koopmeiners, di Milik, di Nico, sempre a causa di infortuni. Non me la sento di aggiungere anche quella di Douglas Luiz: nessun infortunio, solo un mistero. Il "giallo" di un giocatore che in Premier era un fattore e che a Torino proprio non riesce ad esprimersi. La Juventus è in costruzione. Ma Thiago Motta sbaglierebbe a pensare di avere il "tempo" che il contratto gli garantisce. Alla Juventus il tempo è "relativo". E quello che oggi è bianco, domani può diventare nero. Se sei bravo diventa bianconero. Non mi piacciono i paragoni che continuano a fiorire sui media con la Juventus di Allegri. E neppure mi piacciono le vedove di Antonio Conte. Ma Thiago Motta deve fare i conti, con se stesso, prima di farli con la dirigenza, la squadra e i tifosi. So che non mi risponderà. Ma con il dovuto rispetto per il suo (difficile) lavoro, pongo qui a Motta le canoniche dieci domande.

È questo il percorso che ipotizzava, per la Juventus, prima che la stagione iniziasse? Quanto ottenuto finora in campionato e in Champion's lo reputa soddisfacente?

La Juventus non sembra avere una condizione fisica ottimale. Si gioca molto (certamente troppo) ma contro un Parma che correva, la Juventus visibilmente camminava: quali sono le ragioni?

Lei è stato chiamato anche per dare una nuova mentalità alla squadra, storicamente ancorata principalmente al risultato. Dall'esterno sembra che i giocatori siano più preoccupati di effettuare il "suo" gioco, piuttosto che assecondare il proprio istinto. È solo una impressione?

A lungo Danilo è rimasto in panchina. Ora a Danilo è stata concessa ripetutamente fiducia con risultati non ottimali. Danilo resterà una priorità?

Che cosa ha Douglas Luiz: perché non riesce a sbloccarsi?

Non crede che cambiare costantemente ruolo e posizione in campo a Cambiaso, alla fine, (nonostante l'acclarata duttilità) lo danneggi?

Yildiz dietro a Vlahovic con Conceicao a destra e Weah a sinistra, facendo retrocedere Koopmeiners in mezzo al campo con Locatelli può essere un modulo praticabile?

Per settimane Di Gregorio non è stato giudicabile, considerato che nessuno riusciva a tirargli in porta. Oggi Perin sembra più in forma e soprattutto più maturo di lui. Non crede che questa girandola di "alternanze" alla fine possa risultare dannosa?

Non è chiaro se a gennaio la Juventus tornerà sul mercato: dovesse farlo, quali sono gli identikit dei giocatori che a suo parere potrebbero servirle?

La squadra è giovane. E lei ha avuto coraggio a lanciare giocatori promettenti come Savona. Ma i giovani inevitabilmente pagano l'inesperienza in un torneo come la serie A. Un atteggiamento più "coperto" in campo potrebbe, a suo parere, aiutarli?

Non ci saranno, suppongo, risposte. Ma forse qualche collega farà sua qualcuna di queste domande e la girerà a Motta. La Juventus va indubbiamente aiutata. Ma recita il proverbio: "Aiutati, che il ciel ti aiuta".