LA LANTERNA VERDE - Tirare in ballo Allegri è irrispettoso… Danilo non va demonizzato
È bastata la prima (meritata) sconfitta per scatenare un putiferio attorno a Thiago Motta. In un amen, tutti si sono dimenticati di quanto bene ha fatto, in diverse partite, il nuovo allenatore bianconero. Al di là delle critiche (corrette e necessarie), subito si è tirato in ballo Allegri. In tantissimi hanno sottolineato come la Juventus di Thiago Motta sia sembrata la perfetta fotocopia di quella dell’ex allenatore: confusa e senza idee in attacco. Onestamente, faccio molta fatica a comprendere questo continuo voler tirare in ballo il passato e, in particolare, il nome di Allegri. Mi chiedo e vi chiedo: perché non concentrarsi sul presente e capire come migliorare per il futuro? Invece, appena le cose non vanno bene, ecco che torna in auge Allegri. Perché non parlare allora di Lippi o di Maifredi o, ancora, di Conte? No, solo Allegri conta, quasi fosse stato l’unico allenatore nella storia della Vecchia Signora. Ora c’è Thiago Motta sulla panchina della Juventus e, a mio avviso, tirare in ballo Allegri, sia per giustificarlo che per criticarlo, è irrispettoso sia per il nuovo allenatore, sia per quello che ha concluso la sua avventura in bianconero la scorsa estate.
Troppa facilità di giudizio, quasi la singola partita fosse sempre decisiva per le sorti di un allenatore, giocatore o dirigente. Eh sì, perché adesso anche Giuntoli è sotto accusa. La campagna acquisti è diventata, di colpo, inadeguata. No, no e ancora no. Serve pazienza, ad ogni livello. Certamente c’è chi sta deludendo (Douglas Luiz in primis) ma direi che è prematuro parlare di bocciature, no?
Io credo in questo progetto.
Thiago Motta mi è sembrato molto lucido e obiettivo nell’analizzare la prima sconfitta stagionale della sua squadra. Ha dimostrato carattere anche alla prima difficoltà della stagione. Non è uno sprovveduto, sa che, alla Juventus, non può permettersi sconfitte simili. Sono certo che imparerà molto da questo k.o.
Passiamo ad un altro “caso spinoso”, ovvero Danilo. Premessa doverosa: mai stato un fan del brasiliano, neanche quando il suo nome era sinonimo di eccellenza. Tuttavia, non credo sia sportivamente corretto indicarlo come il nuovo male della Juventus. Prima era De Sciglio ora Danilo? No, non è corretto. Danilo ha giocato oltre 200 partite con la casacca bianconera, dando sempre il 110% per la squadra. Ha giocato infortunato, ha sempre messo il bene della Juventus prima dei suoi interessi personali. Vero, le sue prestazioni sono calate molto ma non va dimenticato quello che ha fatto per la Juventus. Andrebbe supportato in questo momento di difficoltà, non demonizzato.
È proprio vero: quando si perde viene fuori il peggio di noi stessi… Chissà, magari domenica arriva la vittoria con l’Inter e, di colpo, Thiago Motta torna un genio e Danilo, dovesse segnare entrando nel finale, il salvatore della patria… In fin dei conti, il calcio è bello anche per questi eccessi…