LA LANTERNA VERDE - Bremer, quanto manchi… Vlahovic, quanto sei solo…
Quando si subisce una rete, soprattutto nel calcio moderno, la colpa è da dividersi tra tutti i giocatori, attaccanti compresi. Ormai si parla di fase difensiva, proprio perché tutti devono partecipare… Tuttavia, guardando arrivi a quota sei gol incassatinelle ultime due uscite di campionato (quattro con l’Inter e due con il Parma), pare evidente che, là in mezzo alla difesa bianconera, pesa enormemente l’assenza di Bremer. Ci sono giocatori che, con la sola presenza, rendono un intero reparto più sicuro e affidabile. Il brasiliano fa parte di quella schiera di giocatori, capace di “guidare” gli altri, rendendoli più forti. Non è un caso che i vari Danilo e Gatti, senza il loro leader Bremer, siano diventati meno credibili. Purtroppo, di elementi come Bremer ce ne sono pochi in giro e, i pochi che ci sono, sono inarrivabili. Quindi? Quindi il buon Thiago Motta deve trovare il modo di crearsi in casa un nuovo Bremer. Serve qualcuno che abbia il coraggio di farsi avanti e prendersi la responsabilità di guidare una difesa che pare annebbiata. Non sarà affatto facile, anche perché, in fin dei conti, le alternative sono poche e, onestamente, con limiti oggettivi. Giuntoli ha già fatto sapere che, a gennaio, si proverà a portare a Torino un nuovo difensore. Il problema è che gennaio è lontanissimo, se si pensa alle tante partite in programma da qui all’inizio del calciomercato invernale…
Un fatto è certo: continuando a difendere così o, meglio, a non difendere, il futuro sarà complicato per la Vecchia Signora. Gli avversari arrivano in area troppo facilmente e, come se non bastasse, fanno spesso gol.
Quando ti chiami Juventus, non puoi subire sei gol in due partite, a prescindere dal risultato finale.
Altro argomento “caldo”. Vlahovic. Ok, al momento non si può prescindere dal serbo, semplicemente perché non c’è nessun altro attaccante in rosa disponibile. Tuttavia, un Vlahovic così non serve a nulla, anzi è quasi dannoso. Al di là del gol fallito a due metri dalla porta, preoccupante il fatto che non sia mai all’interno del gioco. Pare un elemento esterno, come se giocasse per i fatti suoi, alla costante ricerca del gol. Se non va in rete, non lo si nota mai… Che sia chiaro, la colpa non è solo sua. Ha un disperato bisogno di qualcuno vicino a lui. Qualcuno con cui dialogare, qualcuno con cui dividersi il peso di un attacco eccessivamente legato all’inserimento dei centrocampisti. Thiago Motta lo fa giocare sempre ma non lo sta mettendo nelle migliori condizioni per essere utile anche quando non entra nel tabellino dei marcatori.
Difesa traballante e Vlahovic impacciato. Due problematiche da risolvere in breve tempo perché, purtroppo, gli altri vanno velocemente e nessuno regala nulla… Un PS: non può sempre arrivare il miracolo di Yildiz