Garlando (Gazzetta): “Vlahovic troppo solo”
Il collega Garlando su Gazzetta: "Solo come un numero primo: troppo spesso appare così Dusan Vlahovic. Messo tra parentesi dai difensori, irraggiungibile dai compagni. Mercoledì, contro il Parma, il centravanti serbo ha toccato 31 (numero primo) palloni, meno di qualsiasi altro compagno che abbia giocato gli stessi minuti. La Juve non è più riuscita a proporre il pressing rivoluzionario delle prime uscite e, più che cercare la porta degli altri, si è concentrata a difendere la propria, orgogliosa della propria impermeabilità (un gol subito in 8 partite), come la Juve precedente che scappava indietro a palla persa. Vlahovic ha visto di nuovo i compagni allontanarsi e ritirarsi come una marea. L’ottima tenuta difensiva si spiegava con il controllo della partita preteso da Thiago attraverso un fitto palleggio. Tener palla e salire lentamente, a linee strette, è un modo per non scoprirsi le spalle e non permettere agli avversari di ripartire.
Ma questa idea è diametralmente opposta alle caratteristiche tecniche di Dusan, che non è Zirkzee e non ama rinculare per palleggiare, è nato per correre in direzione opposta, verso la porta, a caccia di profondità. Al momento, Motta non è riuscito a garantire al suo centravanti quella veloce verticalità di cui ha bisogno. A giudicare dalla qualità delle occasioni a disposizione (posizione, distanza dalla porta, ecc), Retegui avrebbe dovuto segnare 6,7 gol, invece ne ha fatti 10. Al contrario, Vlahovic avrebbe dovuto segnarne 7,7, invece ne ha fatti 6. Il gol divorato mercoledì contro il Parma è l’illustrazione ideale di questa statistica. Lo juventino è il solo, tra le punte di vertice, a essere penalizzato dagli expected-gol. Non è stata una grande Juve quella anti-Parma, ma ha avuto comunque il 61% di possesso, ha tessuto 596 passaggi (contro i 380 del Parma), ha calciato 10 corner (contro i 6 del Parma). Se da tanta produzione, Dusan ha ricavato un solo tiro in porta, è anche colpa sua.".