TJ - Bosz: “Qualcosa è rimasto dopo il pari contro il Willem, ma ora pensiamo alla Juve”. De Jong: “Proveremo a portare a casa un risultato positivo”
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Luuk De Jong e Peter Bosz hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della gasa con la Juventus. TuttoJuve.com riporterà le sue parole in diretta:
Parla Bosz:
Quali sono le vostre sensazioni?
“Non è facile qualcosa perché dobbiamo subito giocare, e qualcosa resta dalla partita precedente. Ma lo sappiamo e questo è il calcio. Dobbiamo andare avanti. Ieri ci siamo allenati e chiudiamo lì la questione. Ora pensiamo solo alla Juventus.
È una questione di tattica?
“È un po' di tutto, non siamo abbastanza continuo. Non siamo stati continui, abbiamp avuto troppi alti e basti, se vuoi giocare al top devi sempre stare in alto. Cos'è successo in quest'anno e mezzo? Non è stata solo una cosa e non voglio entrare troppo nel dettaglio, non voglio accampare scuse, perchè non servono a questi livelli".
Ha parlato con Lang?
No, non gli ho parlato molto. Noa è Noa ed è un bravo ragazzo. Ovviamente ti riferisci a quello che ha detto dopo la partita. Sono reazioni che arrivano dalla frustrazione, può succedere e soprattutto non bisogna ingrandire la situazione. Se ne parla ovunque, ma lasciamo le cose così, senza ingrandire nulla. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi soprattutto nei momenti difficili. Abbiamo bisogno di tutti. E soprattutto io non ingrandisco nulla”.
Come si affrontano le difficoltà?
“Io ho tanta esperienza, non solo come allenatore, ma anche come giocatore. Io so come possono reagire i ragazzi, anche da allenatore. Queste cose possono sempre capitare nel corso di una stagione. L'anno scorso non sono successe e poi ci si abitua in fretta. Quest'anno abbiamo avuto dei problemi, devo analizzarli bene, vedere dove posso aiutare la squadra, per il resto bisogna lavorare duramente, e tutti i compiti che dobbiamo fare in campo".
Vi manca un po’ di energia?
“Ovviamente non è facile e bisogna scegliere quale strada prendere, l’energia ti viene quando giochi delle belle partite, questo ti porta tanta energia. Bisogna avere il coraggio di giocare a pallone. Ho tanto rispetto per le persone, per i giocatori, ma non devono avere paura di sbagliare. Se hai paura, ho meno rispetto. Tutti facciamo degli errori, ma nessuno deve avere paura di farli. Per me è importante dare fiducia ai ragazzi”.
Un altro commento su Lang?
“Se se ne parla ancora e così facendo finiamo per renderlo più grande. Di questo non si parla quando ci sono io. Dopo la partita ho detto che non ero d'accordo con Lang e che non doveva fare quel gesto verso il pubblico. Deve sapere, ma come lo so anche io, che abbiamo bisogno dei tifosi allo stadio. Abbiamo bisogno del pubblico, dei tifosi, e di Lang. Non facciamo questa cosa più grande di quello che è”.
La sfida di settembre?
“E' passato tanto tempo. Ci sono altri giocatori, da noi e da loro anche da. Dobbiamo imparare dalle partite precedenti e si può sempre imparare qualcosa. Mi sembra che siano trascorsi 5 mesi e si gioca in modo diverso, ma spero che anche il risultato sia diverso”.
Cosa pensa della Juventus?
“Per me è un club top, mentre noi siamo nell'Eredivise e giochiamo per il titolo, ma la Juve forse non è in lotta per scudetto ma resta comunque una grandissima società. Abbiamo alti e bassi e per loro è stesso. Guardo spesso la Serie A, perchè a me piace. Ho visto la partita contro il Como e in questa sfida la Juve h avuto alti e bassi, non si può sempre essere ad altissimo livello. Non è facile".
Come sta la tua squadra?
“Ho potuto cambiare i terzini e soprattutto ho dovuto cambiare nell'intervallo".
Prima sfida in Champions per Perisic?
“Non ho mai visto qualcuno così tanto nervoso come Perisic in Champions. Perchè non poteva giocare, ma adesso ci sarà. Era tanto nervoso, voleva essere qui e sono molto felice, perchè lui ha moltissima esperienza. Ovviamente anche De Jong. Perisic ha giocato anche in Italia e sono contento ha ci possa aiutare. Lui è un esempio, un professionista per come si allena e come si prende cura del corpo. Questo lo vedono tutti nel gruppo. Per i giovani è importantissimo. Guarda com'è in forma a quest'età e come si prende cura di se stesso. E' davvero ammirevole. Da lui c’è solo da imparare".
Ci vorrà intensità?
“L'organizzazione è sempre importante. Abbiamo avuto degli infortuni, ma i ragazzi dell'anno scorso sono qui. Solitamente facciamo spettacolo. Cambierai filosofia? No, la filosofia non la cambio, ma il modo di giocare sì. Se vedi le ultime partite, non erano il massimo. Ma di solito dobbiamo vincere e chiudere queste partite, stavamo vincendo 3-1 col NEC, eravamo 1-0 col Willem e non possiamo perdere punti da situazioni di vantaggio. Se vinci quelle partite porta poi positività. Se vinci quelle partite, vieni qua a Torino con altro sentimento. Solitamente vinciamo quelle partite".
Pensa che sarete in grado di poter ribaltare questa sfiducia?
“Io non ho mai paura, e non ce l’ho nemmeno per domani, così come non l’avevo 5 mesi fa. Domani giochiamo per vincere. Se non ce la facciamo, ci sarà il ritorno ad Eindhoven".
Inizia a parlare De Jong
Hai delle responsabilità in più ad essere capitano?
“Parlo sempre con i compagni, sia che si giochi bene o che si giochi male. Ci sono diversi ragazzi nel gruppo che hanno questa responsabilità. Siamo delusi del risultato contro il Willem. Atmosfera più tiepida? Sinceramente no, abbiamo diversi giocatori in campo che possono parlare con gli altri. Ma è chiaro che se le cose vanno bene è più facile, se vanno peggio è più difficile".
Adesso come state?
“È una fase normale in uno sport ad altissimo livello, non siamo al meglio e dobbiamo fare in modo che questi momenti siano il più brevi possibile. Domani sarà un grande palcoscenico per farci vedere"
Guardi la Serie A?
“No. Vedo le analisi che mi mostra lo staff e ci prepariamo con i video e comunque guardo poco la Serie A".
La prima sfida con la Juventus?
"Con la Juve era difficile, ma era la prima partita. Qui invece sarà andata e ritorno, dobbiamo portare ad Eindhoven un buon risultato così ci giochiamo tutto la prossima settimana in casa nostra".
Qual è l’atmosfera nello spogliatoio?
“Cosa ti devo dire? I risultati che non arrivano comportano sempre qualcosa, ma non è che noi ci comportiamo in modo differente. Nella rosa tutti vanno d'accordo e siamo tutti insieme, dobbiamo provare ad ottenere un buon risultato domani, ma i risultati positivi possono portare un atmosfera migliore. In questo caso è più difficile, poi vediamo quello che possiamo fare".
Su Perisic?
“Lui ha ancora più esperienza di me a questi livelli, si vede da come si comporta, tutti lo vedono e anche io lo vedo e per me è bello, anche se io sono più grande di lui, m c’e anche il nostro portiere che ha esperienza. Possiamo dire degli insegnamenti ai ragazzi giovani. Cosa fa per il gruppo? Non è che faccia tantissimo, ma nei dialoghi che facciamo tutti insieme, spiega di cosa c'è bisogno a questi livelli. Bisogna lavorare tanto. Lui dà sempre il 100%, anche negli allenamenti. Sono cose semplici. Dà il massimo".
Come state vivendo questa situazione?
“Ovviamente adesso la classifica non è buona per noi, non vogliamo essere dove siamo, non c'è una cosa che posso dire: ecco il problema. Ci sono diverse cose in questa fase in cui ci troviamo. Dov'è il problema? È in tante cose differenti. Diamo tutto, siamo un gruppo, però lasciamo troppo spazio agli avversari. Non facciamo gol e non si chiudiamo la partita come contro il Willem. Facciamo gol e dobbiamo chiuderla, invece subiamo. Segnate di meno ma create anche di meno? L'abbiamo detto più volte: dobbiamo chiudere le partite, ma soprattutto dobbiamo far soffrire gli avversari e avere più coraggio. Prima eravamo dominanti, ma se non va come vogliamo, dobbiamo cercare le cose dentro di noi”.