Il Senato rinvia il voto per abolire il Decreto Dignità, PD e 5Stelle non ci stanno: "Assolutamente contrari"
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Non farà piacere a Gravina, e con lui a tanti alti esponenti del mondo del calcio italiano, la notizia che la votazione in Commissione Cultura al Senato legata all'abolizione del Decreto Dignità - che tra le altre cose vieta sponsorizzazioni calcistiche ad aziende di scommesse sportive - è stata rinviata.
Lo annuncia in una nota il MoVimento 5 Stelle, lo stesso partito che a suo tempo (quando era al Governo) aveva introdotto la misura: "Nel testo della risoluzione , come abbiamo denunciato da tempo, è presente un passaggio inaccettabile: l’apertura alla reintroduzione della pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del calcio. Bene, lo diciamo con chiarezza: questa parte deve essere espunta senza esitazioni. Non sono possibili compromessi (...) È una menzogna dire che sponsorizzare il gioco legale serva ad arginare quello illegale. I dati dimostrano il contrario: il mercato illegale non scompare con l’aumento del gioco legale, anzi cresce parallelamente, alimentato dalla stessa normalizzazione della scommessa come comportamento sociale accettabile. Se si vuole davvero tutelare lo sport e i tifosi, bisogna agire con coerenza: nessuna pubblicità per l’azzardo nel calcio".
Fa eco ai 5 Stelle anche il PD, che tramite una nota del proprio capogruppo alle Commissioni Scuola, Cultura e Sport del Senato, Cecilia D'Elia, fa sapere: "Siamo assolutamente contrari ad eliminare il divieto, per le società di calcio-scommesse, di fare pubblicità e di sponsorizzare le società di calcio. Anzi, crediamo che sia necessario rafforzare il divieto di gioco d’azzardo anche in questo settore".