Borsa, chiusura in ribasso per Juventus

12.09.2024 20:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Borsa, chiusura in ribasso per Juventus
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Le Borse europee chiudono positive a seguito delle decisioni e delle proiezioni della BCE. Le piazze migliori sono state Madrid (+1,08%), Francoforte (+1,03%) e Amsterdam (+0,99%).

Londra e Parigi hanno registrato rispettivamente incrementi dello 0,57% e dello 0,52%.

Le Borse europee chiudono positive: Piazza Affari +0,84%, vola Tim

A Piazza Affari l'indice Ftse Mib è salito dello 0,84% a 33.453 punti e l'Ftse All share ha guadagnato lo 0,83% raggiungendo i 35.551 punti.

Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei bond europei sono diminuiti subito dopo gli annunci della BCE. Il rendimento dei Btp a 10 anni ha raggiunto i minimi del 2024 al 3,503%, per poi risalire verso fine sessione.

Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni ha chiuso a 139 punti base, sotto i 142 punti dell'apertura, con il rendimento del Btp al 3,53%.

Sul listino milanese, Tim ha registrato un notevole incremento del 6,75% a 0,24 euro, dopo essere stata promossa da BofA con un rating 'buy' e un rialzo del target price a 0,34 euro.

Banco Bpm è cresciuto del 2,94% in un contesto di possibile consolidamento bancario europeo, mentre Unicredit ha ottenuto un incremento del 2,88% dopo l'acquisizione di una quota di Commerzbank.

Vendite evidenti su Snam (-0,96%), Erg (-1,03%) e Hera, che ha chiuso a 3,5 euro (-1,67%). DiaSorin ha registrato una leggera flessione dello 0,87%.

El.En (+3,85%), De' Longhi (+3,07%), D'Amico (+2,44%) e Tinexta (+2,38%) hanno guidato la classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano.  Le maggiori perdite sono state per Mondadori, che ha chiuso a -3,75%, e per SOL, con un calo del 3,30%. In forte ribasso Cembre, che scende del 3,29%. Ascopiave lascia sul terreno il 2,16%. Juventus registra un calo dello 0,45%.

L'euro si è leggermente rafforzato a 1,104 contro il dollaro. Nel settore energetico, il prezzo del gas è sceso del 2,6% a 35,1 euro per Megawattora, mentre il petrolio ha guadagnato circa tre punti percentuali, avvicinandosi ai 70 dollari al barile.