Accadeva oggi: 4 luglio 2000, la Juventus annuncia Trezeguet

Analogie tra ieri e oggi, almeno nei numeri. 45 milioni il prezzo del ventitrenne Sergio Aguero, 45 miliardi di lire la somma pagata dalla Juventus il 4 luglio 2000 per acquistare dal Monaco l'allora ventitrenne David Trezeguet. Proprio undici anni fa veniva infatti ufficializzato il passaggio del bomber francese alla "Vecchia Signora". Un inizio gelido visto che David stronca e seppellisce il sogno azzurro di vincere l'Europeo nella notte di Rotterdam, segnando il golden goal che decreta il 2 a 1 per la Francia nella finale. Arriva in Italia e viene accolto da un calore tiepido, gli occhi ancora bagnati di rimpianti. In attacco il posto era riservato a chi lo sfidò in Olanda, capitan Del Piero e Pippo Inzaghi. Parte dietro David, poi alla fine segna 14 goal e Inzaghi trasloca a Milano. Il sorriso e le esultanze (tantissime) del francese creano rapidamente un legame unico con la tifoseria. "Quando gioca segna sempre Trezeguet", come testimoniano 171 gol in 320 partite. Capocannoniere nell'anno del 5 maggio. Scudetto bis l'anno dopo. Gol incredibile a New York nella Supercoppa Italiana contro il Milan nel 2003, rifacendosi di un rigore sbagliato a Manchester in una finale ben diversa, sempre contro i rossoneri. Sempre contro di loro, nel 2005 colpo di testa a San Siro che batte Dida e che cuce lo scudetto numero 28.
Ventitrè reti su quello dell'anno dopo. In ogni modo, di testa, di destro, di sinistro, acrobazia, opportunismo. E ovunque, anche in serie B, proprio nell'inferno dell'estate 2006. Reduce da un destino che chiude il cerchio, Trezegol che colpisce la traversa nella finale mondiale dando all'Italia la vittoria ai rigori. Scende in B e aiuta la Juve a tornare dove le compete. Poi è subito doppia cifra, 20 gol. Seguono i problemi fisici, le operazioni, le incomprensioni, il passaggio all'Hercules. Sono strade che si dividono, sul campo, nello sport. Ma non nel cuore, perchè David fa parte della storia della Juventus, il miglior realizzatore straniero di sempre. Più di Charles e di Platini. Dieci anni per entrare a far parte per sempre del club bianconero. Stella nel nuovo stadio, emozione che non si cancella.