TUDOR, MISSIONE PLURIMA

Igor Tudor ha cominciato a lavorare e lo fa in un ambiente che conosce già in cui ha già vissuto momenti anche difficili come quelli legati alla stagione con Andrea Pirlo, dove faceva il secondo e dove avrebbe voluto probabilmente dare qualcosa di più.

Lo farà con la caratteristica che l’ha sempre rappresentato in questi anni: vale a dire grande lavoro, grande abnegazione e soprattutto grande disciplina e motivazione 

Bisognerà capire se questa ricetta sarà quella giusto, quella che serve alla Juventus, sicuramente serve una sterzata di carattere. Vedremo se nella partita con il Genoa magari le cose andranno un po’ meglio anche con un pochino più di buona sorte.

Tudor ci metterà tutto quello che ha, del resto il suo obiettivo è quello di provare a rimanere anche dopo giugno anche dopo il mondiale per Club. Non sarà facile perché si sa, alla Juventus gli aspettative sono sempre altissime.

Quello che possiamo assicurare che farà Tudor è metterci impegno e cercare di tirare fuori il meglio dai giocatori che ha a disposizione per questo pensiamo che nessuno verrà abbandonato lungo il tragitto come è successo in queste settimane.

Quindi ci aspettiamo in primis il rilancio di Dušan Vlahović che a parole non era stato abbandonato, ma che con i fatti probabilmente si, infatti,  non gli era stato riservato un minutaggio all’altezza.

E poi si ripartirà dalla difesa, cosa che Tudor conosce benissimo e si cercherà di migliorare, magari anche con qualche soluzione in più su palla inattiva uno dei grandi difetti della Juventus di Thiago Motta l’incapacità di riuscire a segnare su palla inattiva.

Insomma, qualche linea di miglioramento c’è e si riparte dalle doti di leadership di Tudor concetto che cercherà di trasmettere anche ai propri calciatori. Di gatti a Locatelli a Thuram a coloro che fino adesso avevano reso un pochino più degli altri e soprattutto rilanciare coloro come Vlahović, ma anche come lo stesso Cambiaso che non non sono riusciti a mantenersi sullo stesso livello per tutta la stagione. Infine far scoccare la scintilla in chi non è ancora riuscito a a dimostrarsi quel giocatore che ci si aspettava come Koopmeiners e come Nico Gonzalez.

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