Atalanta, Gasperini non ci sta: "Thiago Motta dall'esaltazione alla gogna"

24.03.2025 14:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Atalanta, Gasperini non ci sta: "Thiago Motta dall'esaltazione alla gogna"

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato dal palco del Salone CONI a Roma nel corso della cerimonia che l'ha visto vincere il Premio Bearzot. Durante il suo intervento ha rivolto anche un pensiero di affetto nei confronti dell'ormai ex allenatore della Juventus, Thiago Motta, che è stato suo giocatore ai tempi del Genoa: “Non posso che essere affezionatissimo a Thiago Motta, che sta vivendo un momento delicato. Si passa dall’esaltazione alla gogna mediatica, in questo tutti possono migliorare. Le cose vanno avanti, c’è sempre un’evoluzione anche del nostro sport. Saltuariamente vengono fuori delle novità come quella del VAR, è distante dalla percezione dei calciatori e probabilmente anche del pubblico. Le cose sono diventate difficilmente comprensibili rispetto allo standard che abbiamo avuto per anni. Mi auguro che sia una situazione di passaggio che possa portare a dei miglioramenti per lo spettacolo e per il gioco del calcio, soprattutto che sia comprensibile per il pubblico”.

Sul presente di casa Atalanta, invece, si è così soffermato Gasperini: “L’ultima partita con l’Inter ha reso più complicata la corsa, ma non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Si deve cercare di inseguire l’impossibile, poi magari qualche volta si può anche raggiungere. In questo momento ho casa a Bergamo (ride, ndr). Noi allenatori viviamo di presente e in questo momento c’è un campionato ancora lungo, vivo questa situazione da nove anni e stare tanto tempo con la stessa società non è frequente nel calcio. Per me fino ad adesso è stata una cosa straordinaria, si sono legate tutte le componenti dal presidente alla città fino ai giocatori. Per le statue c’è tempo, ci sono tanti altri traguardi più belli da raggiungere. Nella vita c’è sempre un inizio e una fine, nel frattempo c’è un viaggio che è la cosa più bella. Anche la vittoria di Dublino è stata bellissima, ma tutta l’avventura è stata meravigliosa”.