Agnelli, Pirlo, Sarri, Paratici, Arrivabene, Giuntoli, Thiago Motta. Dall'addio di Giuseppe Marotta tutti sono finiti nel tritacarne, forse il problema non è solo chi viene scelto

25.03.2025 00:10 di  Andrea Losapio   vedi letture
Agnelli, Pirlo, Sarri, Paratici, Arrivabene, Giuntoli, Thiago Motta. Dall'addio di Giuseppe Marotta tutti sono finiti nel tritacarne, forse il problema non è solo chi viene scelto
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

La Juventus difficilmente cambia allenatore in corso. Non lo fa quasi mai, se non per motivi davvero impossibili da spiegare oltre la fine della stagione successiva. Eppure con Thiago Motta l'innamoramento è stato velocissimo, così come la caduta. Difficile dire "c'eravamo tanto amati", anche se la decisione di prenderlo - da datare nel gennaio del 2024 - ha portato a quel che è successo dopo la finale di Coppa Italia, con l'esplosione di Massimiliano Allegri, non felice di essere messo alla gogna direttamente dalla propria società. 

Così in due stagioni siamo a due allenatori sollevati anzitempo. Il problema è che la Juventus ha perso peso politico, all'interno e all'esterno del proprio club. Andrea Agnelli ha voluto accentrare su di sé i meriti di una macchina che funzionava perfettamente: Marotta come amministratore delegato, Paratici ottimo nello scegliere i giocatori, lo stesso Agnelli a essere il presidente. Da Cristiano Ronaldo è andato tutto male, soprattutto i conti. Perché la Juventus funzionava alla perfezione proprio perché venivano effettuati i passi lunghi come la gamba, non un centimetro in meno, non un centimetro in più.

Probabilmente se tutti sono finiti nel tritacarne, qualche problemino su chi decide (e non chi viene scelto) c'è. Bisognerebbe anche capire se Elkann ha davvero intenzione di essere un fattore, oppure se - come i figli di Berlusconi, del resto, hanno fatto con il Milan - l'idea è quella di smarcarsi, rimanendo spettatore lontano di un mondo che è molto più difficile di quello di un'azienda normale.

Perché il calcio, anche quando cerchi di fare le cose al meglio, può presentarti un conto salato. Figuriamoci se ci sono altre situazioni in via di sviluppo, come la crisi di Stellantis, a prendere il sopravvento. A questo punto servirebbe un grande presidente che possa fare determinate scelte in nome dello stile Juve. Quello che si è perso nell'ultimo periodo.