Repice: "Il Milan deve puntare alla Champions. Allegri o Fabregas? Le partite le vincono i calciatori"

25.03.2025 21:00 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Repice: "Il Milan deve puntare alla Champions. Allegri o Fabregas? Le partite le vincono i calciatori"
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La sfida al Napoli di domenica, la questione direttore sportivo, gli errori commessi in questa stagione e la permanenza in rossonero delle tre stelle di questo Milan. Di ciò e tanto altro ha parlato ai microfoni di MilanNews.it il radiocronista Francesco Repice

Domenica Napoli-Milan: chi è secondo la lei la favorita?
"Secondo me è favorito il Napoli, perché...per tanti motivi. Perché ha un obiettivo molto chiaro, molto prestigioso, e a 9 giornate dal termine non lo devi mai mollare. Per cui hai quella ferocia e quella determinazione che ti derivano anche dall'allenatore che hai in panchina che è un fenomeno. Dopodiché è pallone, quindi può accadere di tutto". 

Milan oggi a -6 dalla zona Champions: secondo lei può arrivarci?
"Quando sei lì devi puntare a tutto. Ci è riuscita la Roma che era a un certo momento a 3 punti dalla zona retrocessione. È chiaro che se sei lì non ti devi porre gli obiettivi a ribasso. Ti devi porre quelli ambiziosi. Io già dire che quest'anno abbiamo visto tante cose no? Abbiamo visto una squadra con tanta tecnica e tanto talento però probabilmente non costruita in maniera così razionale. E va bene. E abbiamo visto cose in società di un certo tipo. E va bene. E i cambi di allenatore, e le marce indietro. E va bene. Tutto quello che vi pare. Le maglie color in una partita decisiva a San Siro, gente coi capelli verdi. Va bene, va bene tutto, ma poi bisogna darsi un limite perché quello è il Milan. Non stiamo parlando di una cosa che ha attraversato generazioni e generazioni di appassionati e di innamorati del pallone, di quella squadra, di quel club, di quei colori, di quella tradizione e di quella storia. Quindi bisogna essere adesso seri. Niente obiettivi al ribasso, gli obiettivi sono seri. È chiaro che non puoi vincere lo scudetto, ma la Champions la devi puntare perché non mi sembra che la concorrenza sia così fuori portata".

Capitolo direttore sportivo: chi tra Igli Tare e Fabio Paratici?
"Per me vanno bene entrambi, sono due grandissimi professionisti. Parlano i risultati, i risultati!".

Per la panchina del futuro: meglio un risultatista come Massimiliano Allegri o un giochista come Cesc Fabregas?
"Guarda io non ho mai capito cosa significa giocare bene. Non l'ho ancora capita. Per me giocare bene significa vincere le partite, non significa altro. Quindi che sia Allegri o Fabregas non mi interessa, devono vincere le partite. Poi, come, non è un problema che ti riguarda. A parte che sono convinto che le partite le vincano i calciatori, non gli allenatori, ma questo è un altro discorso. Gli allenatori non vincono nulla. "Gli allenatori sono bravi a non fare danni" come dice sempre proprio Allegri".