IL SANTO DELLA DOMENICA - L'ORCHESTRA SUONA MENTRE IL TITANIC AFFONDA. MOTTA A FINE CORSA, IN ARRIVO TUDOR, MA LA PROPRIETA' ADESSO DEVE RISOLVERE NUMEROSI PROBLEMI.

Se fossimo osservatori esterni ci verrebbe da ridere, se la situazione che sta vivendo la Juve la vivesse una di quelle società che non ci stanno troppo simpatiche, eufemismo, ci godremmo lo spettacolo sghignazzando soddisfatti. Purtoppo invece scriviamo e raccontiamo ogni giorno dai microfoni di Radio Bianconera una vicenda che stentiamo a ritenere vera. Da un lato il campo, con le umiliazioni in serie, tra Champions Coppa Italia e Campionato con schiaffi su schiaffi dati ad una squadra e un allenatore incapaci di reagire e di onorare la maglia bianconera, dall’altro l’aspetto extra campo, forse ancora più grave, con una società che sembra in confusione totale
Diteci la verità, siamo su scherzi a parte, perché se tutto questo è la Juventus oggi c’è veramente solo da mettersi le mani nei capelli. Un progetto fallito i primi giorni di marzo, stracci che volano ovunque, da Danilo a Fagioli, uno spogliatoio che ha palesemente abbandonato un allenatore che ha fatto di tutto per non farsi voler bene e arrivato in questo caldo fine settimana a fine corsa. Non basta chiamare i giocatori per nome, non basta dire che sono solo “ cuoricini” perché anche l’orchestrina del Titanic continuava a suonare mentre il transatlantico affondava.
Ma la verità è che al momento la società è spaccata in due. Ognuno tira acqua al proprio mulino, con le proprie idee e convinzioni. Una parte ha già il suo allenatore e il suo nuovo direttore sportivo,l'altra lavora ovviamente solo sul nuovo tecnico. E occhio alla giornata odierna che potrebbe portare già all'esonero di Motta con l'arrivo di Tudor, ormai favoritissimo rispetto a Mancini. E se questo dovesse esser lo scenario attenzione anche a quello che potrebbe accadere in chiave direzione tecnica...
La speranza e’ che dai piani alti, dalla plancia di comando, ci si sia resi conto che l’iceberg è molto più vicino di quanto si pensi e che laddove non arrivano i dirigenti, si intervenga con decisioni drastiche. Nel mirino c’è finito l’allenatore, anzi ormai ex allenatore, che doveva essere esonerato già dopo la tragicomica sconfitta di Firenze, ma anche chi ha costruito questa squadra e ha lasciato che la nave imbarcasse acqua fino ad ora. Ci spiegate il senso dei “colloqui individuali” a metà marzo? Ci spiegate per quale motivo si è dovuti arrivare alle ultime due umiliazioni con Atalanta e Fiorentina per far suonare l’allarme? Forse perché non si voleva ammettere il fallimento su tutti i fronti? Ma non si era partiti con il meraviglioso concetto, mai messo in pratica, del Noi davanti all’Io? . No, qui non siamo alla Juventus, qui siamo di fronte ad un incubo dal quale desideriamo svegliarci il prima possibile. Nessuno pretende l’impossibile, ma il rispetto verso una gloriosa maglia e verso i tifosi si. Lo si pretende, anzi è dovuto.
Tudor sarà quasi certamente il futuro almeno da qui sino a giugno. Juventino nell’animo e con il dna giusto ma sarebbe un errore affidare anche il prossimo anno ad un tecnico dal curriculum tutto da costruire. Ma la riflessione va fatta anche su chi ha vinto il cosi detto braccio di ferro tra Tudor e Mancini. Due anime della società con idee e prospettive totalmente diverse. Giuntoli ha sbagliato l’opzione Motta, e chissà che anche la sua posizione diventi in bilico a favore dell'altra corrente che a quanto pare ha spinto più sulla vela di Tudor, pur, burocraticamente parlando,senza i titoli per farlo " L’è tutto da rifare “ avrebbe detto il grande Gino Bartali, e la preoccupazione dei tifosi cresce cosi come la rabbia e la delusione per quanto accade.
Non ultimo i tappeti rossi stesi a Gravina in visita “ ufficiale” alla Continassa. Già proprio quella federazione che ha “ accellerato” per una giustizia rapida e afflittiva ma solo nei confronti della Juventus visto quello che accade altrove. Altro schiaffo in faccia ad una tifoseria attonita e sempre più incredula. Perché ci sono situazioni dove magari il silenzio è più importante della divulgazione. Visita istituzionale da fare? Benissimo, per una volta si poteva tenere tutto sotto traccia, visto anche il momento poco simpatico che la Juve sta vivendo dentro e fuori dal campo. L’orchestrina suona, speriamo che qualcuno salvi il salvabile…