Motta forse diventerà un allenatore top, ma in questo momento non lo è

24.03.2025 23:00 di  Andrea Losapio   vedi letture
Motta forse diventerà un allenatore top, ma in questo momento non lo è
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© foto di Federico De Luca 2025

"Ho vissuto momenti intensi, affrontati sempre con massima determinazione e volontà di migliorare ogni giorno". Le parole di Thiago Motta nel giorno del suo addio raccontano di una stagione vissuta con intensità, ma senza quel trasporto che forse si dovrebbe avere all'ultimo giorno di scuola. "Ringrazio la proprietà  per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club, la dirigenza e tutte le persone del club che mi hanno sostenuto nel lavoro quotidiano, i giocatori per il lavoro e l'impegno profusi fin dal primo giorno insieme. Auguro ai tifosi e alla Juventus il meglio per il futuro".

Chi ha vissuto lo spogliatoio della Juventus ha parlato del tecnico italo brasiliano con poca empatia, senza essere in grado di gestire un certo tipo di giocatori, scafati. Ed è strano, perché lui stesso lo è stato: al Barcellona, all'Inter e al Paris Saint Germain ha dimostrato di essere un fuoriclasse con una grande forza nei rapporti umani. Alla Juventus ha portato una filosofia netta, senza compromessi. Lo aveva già fatto al Genoa e allo Spezia, con risultati alterni. A Bologna ha trovato il terreno ideale per sbocciare, ma alla prima esperienza in una big ha trovato ostacoli che voleva sradicare completamente, pur con una certa illogicità.

Thiago sarà un grande allenatore, ma per ora non lo è. Forse farà tesoro di quest'esperienza o forse no, magari troverà una dimensione in una piazza con meno pressione, ma comunque grande. D'altro canto il calcio italiano ha bocciato Luis Enrique, ma anche Ancelotti di ritorno dopo il Real Madrid.