Il Barça ha rinnovato Araujo, ma gli ha abbassato la clausola di 930 milioni

Le cose in casa Barcellona cambiano in fretta. Perché può capitare che l'anno prima tu sia l'acquisto della stagione, salvo poi essere messo in vendita molto rapidamente, se non lasciato addirittura andare. Quello che è successo a Gundogan è sintomo di questa tendenza. Così un rinnovo non ti mette al sicuro da una possibile cessione, soprattutto quando c'è in ballo una questione economica.

Così è da leggere la permanenza di Araujo, con un rinnovo verso l'alto - altissimo - ma anche una clausola risolutoria che è "abbordabile". Passata dal miliardo di euro a "soli" 70 milioni, cioè la cifra richiesta nello scorso mercato ai bianconeri che, da par loro, volevano avere un prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 40-45. La sua posizione dipenderà molto sia dall'arrivo di Jonathan Tah, svincolato di lusso che sembra a un passo proprio dal Barça, oltre all'evoluzione dei prossimi mesi, visto che Cubarsì e Eric Garcia gli sono stati preferiti in tempi recenti. 

Ieri il direttore tecnico del Barcellona, Deco, ha parlato proprio di Araujo a domanda diretta. "Non abbiamo mai voluto venderlo. Lui è felice qui. Se in futuro, per qualsiasi motivo, ci sarà bisogno di cambiare, ha la porta aperta per dircelo. Ma non credo che sia quello che vuole, altrimenti non avrebbe rinnovato".