Serie C, Torrente: "La Juventus ha fatto un cambio generazionale in un anno particolare perchè il girone C non è facile"

26.09.2024 15:10 di  Marta Salmoiraghi  Twitter:    vedi letture
Serie C, Torrente: "La Juventus ha fatto un cambio generazionale in un anno particolare perchè il girone C non è facile"
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© foto di Giuseppe Scialla

 Mister Vincenzo Torrente è intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione  "A Tutta C" analizzando la Serie C soffermandosi in particolare sul progetto delle seconde squadre. Ecco le sue dichiarazioni:

"A proposito di giovani, la convince il progetto seconde squadre?
“Sì, perché questi ragazzi fanno un’esperienza importante in un campionato come la C. L’Atalanta ha già giocatori pronti per giocare in prima squadra, mentre la Juventus ha fatto un ricambio generazionale, in un anno sicuramente particolare perché il Girone C non è una passeggiata: a livello ambientale e strutturale non è facile da affrontare, anche perché è un raggruppamento in cui conta tanto anche l’aspetto fisico. Personalmente però mi piace il discorso delle seconde squadre per la crescita del calcio italiano in generale, perché questi ragazzi hanno le potenzialità per arrivare in Serie A. Rispetto alla Primavera la C è tutto un altro mondo. Lo dimostra il Milan, che sta affrontando un periodo di adattamento, ma è normale. Spero che tutti questi ragazzi possano rappresentare il futuro del calcio italiano, anche se comporrei le Under 23 almeno con il 50% di italiani, perché serve che crescano in ottica Nazionale”.

Nel Girone C c’è una realtà nel caos come Avellino. Nel complesso che impressioni le ha dato?
“Per la rosa che ha, l’Avellino può recuperare tranquillamente terreno. Sulle altre vedo bene il Benevento, ha dato continuità al progetto tecnico migliorando però la squadra, e mi ha fatto un’ottima impressione il Picerno, che ha sì cambiato allenatore ma sta giocando il miglior calcio del Girone C. Anche lì è stata data continuità per la composizione del roster. La pressione è ovviamente differente rispetto ad altre grandi piazze, dove invece conta solo il risultato”.