MOTTA VS ALLEGRI, "I SOLITI IDIOTI"

27.09.2024 00:05 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
MOTTA VS ALLEGRI, "I SOLITI IDIOTI"
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I "soliti idioti", quelli che comparano questa Juventus con quelle passate, non comprendendo che il progetto è nuovo. Il paragone tra Thiago Motta e Massimiliano Allegri non ci sta, non ci può essere oggi e ci fa solamente arrabbiare perché sembra un tentativo di destabilizzare il lavoro di un nuovo tecnico per rilanciare quanto fatto dal tecnico precedente.

Premettiamo, Allegri ha vinto cinque scudetti innumerevoli Coppe Italia, nell’ultima stagione è riuscito a vincere ancora il trofeo nazionale ed il fatto che sia stato messo in discussione è solo solo dovuto al fatto che nelle ultime tre stagioni non è riuscito a replicare quanto di buono aveva fatto nelle cinque stagioni precedenti in bianco e nero battendo tutti i record e diventando uno degli allenatori più vincenti di sempre. Nelle ultime stagioni il gioco non è stato sufficiente e l’ultima stagione dalla sconfitta con l’Udinese in poi è stata tragico-comica fino alla finale vinta con l’Atalanta, questo un dato di fatto ed era praticamente impossibile andare avanti con lui.

Il paragone con Thiago Motta non esiste perché non è una situazione minimamente simile, parliamo di due profili diversi: un allenatore con grandissima esperienza che era arrivato comunque a Torino già con uno scudetto sulle spalle e un’ultima stagione con il Milan culminata con l’esonero dopo Sassuolo e invece un allenatore alla prima esperienza in una squadra di primo livello.

PARAGONI FATTIBILI - Se vogliamo fare dei paragoni possiamo paragonare Motta al primo Conte, in arrivo dopo l’esperienza a Bari, possiamo paragonare Motta al primo Allegri che arrivò al Milan dopo l’esperienza Cagliari questi sono paragoni che possono starci e che si possono fare per il resto sicuramente no.

ALTRI CHE NON CI STANNO - Quindi chi va a paragonare la Juventus di oggi e la Juventus dell’anno scorso è totalmente fuoristrada, sono idee di calcio diverse, dove l’idea di Massimiliano Allegri era quella di basarsi sulla gestione della partita in maniera tranquilla andando a sfruttare quelle che erano le caratteristiche dei suoi giocatori, basandosi soprattutto sull’individualità e cercando di capitalizzare i risultati quando si riesce a passare in vantaggio cosa che è riuscita nella prima parte di stagione e non è riuscita minimamente per altri motivi nella seconda.

Il calcio di Motta è diverso, si basa anche questo su una solidità difensiva che permette poi il possesso con la voglia di dominare il gioco. Nelle ultime partite la Juventus ha tenuto un alto possesso palla anche se è risultato sterile, il passo avanti è quello di far diventare questo possesso palla sterile un possesso palla fruttifero con occasioni da goal come è successo in parte nelle gare che la Juventus è riuscita a vincere.

La differenza è che la Juventus di Allegri negli ultimi anni passava in vantaggio e poi gestiva e a volte veniva ripresa e non riusciva a tenere i risultati. La Juventus di Motta almeno fino adesso, quando passa in vantaggio riesci a gestire bene la partita ma se non ci riesce a segnare, non ha ancora trovato delle soluzioni alternative come magari trovava la Juventus di Allegri: il calcio d’angolo, la palla inattiva, la punizione che fino adesso non sono mai state sfruttate, quindi questa è un po’ la la differenza, è uno degli aspetti su cui Motta dovrà lavorare.

In ogni caso nessun confronto deve venire fatto perché nessun confronto è possibile oggi tra queste due Juventus e soprattutto tra Motta ed Allegri. Il confronto oggi può essere solamente sullo stipendio: Motta prende molto meno rispetto ad Allegri ma sul valore dei due allenatori non è giusto andare a disquisire perché parliamo di un allenatore ultra vincente che ha fatto benissimo nei primi cinque anni e tra le difficoltà meno bene negli ultimi tre ed un allenatore alla prima esperienza che ha tutte le caratteristiche per dare soddisfazione ai tifosi della Juventus e per prendersi anche lui delle soddisfazioni e vincere i trofei. Lasciamolo lavorare in pace e cerchiamo di vincere con il Genoa.

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