Mondiali 2034 in Arabia: caos per le date e otto stadi da erigere

11.12.2024 20:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Mondiali 2034 in Arabia: caos per le date e otto stadi da erigere
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L'ufficialità è arrivata nel pomeriggio: la FIFA ha assegnato in via definitiva le sedi dei Mondiali 2030 e 2034: la prima edizione citata si svolgerà in Spagna, Marocco, Portogallo, la seconda invece si terrà in Arabia Saudita. Proprio per quest'ultima non c'è stato alcun colpo di scena visto che era l'unica candidata, ma nemmeno i problemi generati dalla Coppa del Mondo in Qatar (2022), su tutti il mancato rispetto dei diritti umani, sono bastati a far cambiare idea al massimo organo di calcio a livello globale.

L'elezione dell'Arabia Saudita per il Mondiale 2034 è arrivata con un punteggio alto, 4,2 su 5. Eppure la stessa FIFA ha evidenziato una serie di problematiche (da risolvere) quanto alla scelta ufficiale. In primis sugli stadi, la maggior parte ancora da costruire, per non parlare dei trasporti, degli alloggi. Così come il miglioramento delle leggi sul lavoro in protezione dei lavoratori che arriveranno nel Paese. Senza dimenticare le date in cui si svolgerà la competizione, perché date le temperature alte sarebbe infattibile giocare nei mesi tradizionali di giugno e luglio.

Perciò ci sarà un altro Mondiale di nuovo a metà stagione (novembre e dicembre), come accaduto in Qatar due anni fa. Di fatto l'Arabia Saudita ha 10 anni per arrivare alla manifestazione preparata, così come tutte le disponibilità economiche necessarie per creare un Mondiale scintillante. Di ultima generazione a livello di impianti, anche se al momento la FIFA in un rapporto ha delineato il rischio medio per la costruzione degli stadi. Tant'è che la maggior parte non sono ancora stati eretti (8 su 15 proposti) e verranno suddivisi in cinque città: Riad, Jeddah, NEOM, Abha e Al Khobar. Nel complesso, poi, sono state pianificate 175.000 nuove stanze alberghiere. Una vera opera di edificazione su ampia scala che tuttavia finirà sotto la lente d'ingrandimento quanto a miglioramento necessario delle leggi sul lavoro, per proteggere i futuri lavoratori che migreranno in Arabia appositamente.