Katia Serra: "Fallimento Italia Femminile? Non si può improvvisare una squadra un mese prima del Mondiale, avrei dato più minutaggio a Girelli"

03.08.2023 20:40 di  Martino Cozzi   vedi letture
Katia Serra: "Fallimento Italia Femminile? Non si può improvvisare una squadra un mese prima del Mondiale, avrei dato più minutaggio a Girelli"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'eliminazione dell'Italia Femminile dal Mondiale ha fatto molto scalpore e a parlarne è stata anche Katia Serra, che ha rilasciato un'intervista a Fanpage.it

Katia, la disfatta dell’Italia ai Mondiali ti ha sorpreso o avevi qualche presentimento?
"Non mi ha sorpreso. Dall'inizio sostengo che non si può improvvisare una squadra un mese prima del Mondiale. Il ringiovanimento doveva avvenire prima, non all'inizio del torneo. Infatti in campo non c'era intesa, si vedeva".

Che idea ti sei fatta sulla scelta del CT Bertolini? Sono state molto discusse sia le convocazioni che le formazioni.
"Penso che dopo il disastroso Europeo di un anno ci fosse bisogno di un cambio di guida tecnica, per dare il via a un nuovo progetto. La Federazione non l'ha voluto fare, navigando un po' a vista. Puntare su un gruppo giovane può rappresentare un'esperienza formativa, ma contro il Sudafrica serviva mettere in campo più esperienza dal primo minuto. Si sapeva che sarebbe stata complicata sotto tutti i punti di vista. La mancanza di elasticità è stato un fattore negativo".

Alla luce di quanto visto in campo: è stato un errore tenere Sara Gama fuori dai Mondiali?
"No, piuttosto sono mancate Galli, Bergamaschi e Piemonte. Per le loro caratteristiche e per l'età sono state tre esclusioni che non mi spiego. Galli ci avrebbe fatto comodo a metà campo perché in quella zona non abbiamo fisicità. La stessa Piemonte viene dalla sua miglior stagione. A destra poi la giocatrice più internazionale e più pronta è Valentina Bergamaschi. Per me questi tagli sono ingiustificabili perché parliamo di ragazze giovani e nel pieno della maturità, rispetto ad altre in parabola discendente.".

Ti è piaciuta la gestione di Girelli? È stata ai margini nonostante si sia rivelata il nostro attaccante più efficace.
"Cristiana è una giocatrice che ha nel colpo di testa una qualità speciale. Se la schieri devi fare un gioco che ne esalti la sua specialità. A livello internazionale i ritmi di gioco a volte sono molto alti in relazione al suo potenziale atletico. Credo che sia un limite della sua carriera. Ma per le sue doti indiscutibili, a cui abbina la capacità tattica di adattarsi a più modi di stare in campo le avrei dato più minutaggio, sì, ma ci stava che giocasse da subentrata"

Da chi dovrà ripartire questa Nazionale?
"Da un gruppo che necessariamente andrà ringiovanito, anche se gran parte delle ragazze di questo Mondiale faranno parte del nuovo corso".

Quali sono – se ci sono – le responsabilità della Federazione dopo questa uscita di scena dai Mondiali?
"Iniziare il torneo con Bertolini in scadenza è una responsabilità. Dopo il disastroso Europeo e le due gare di settembre era il momento di cambiare, bisognava ripartire con un nuovo CT e un nuovo gruppo".