Foschi: “Tra Dybala e Ronaldo sacrificherei Ronaldo”
Il mercato estivo sarà ancora di sofferenza dovuto alla pandemia perché ci sono tante proprietà tante società sommerse dai debiti. Ci saranno scambi, con tante difficoltà”. Così a Tuttomercatoweb Rino Foschi fotografa il mercato che verrà.
Le retrocessioni pesano. Soprattutto se si tratta di squadre come Parma oppure il Cagliari che rischia...
“Sono mazzate. Il presidente del Parma ha fatto un mercato importante e fatto intendere che si sente all’altezza di sopportare una retrocessione: non è un fallimento. A Cagliari il presidente ha sempre fatto bene, non vedo la retrocessione come una tragedia. È peggio se una squadra importante non va in Europa”.
Il Parma ha puntato Dennis Man, che lei conosce bene. Dove può arrivare?
“Lo seguivo quando ero il direttore sportivo del Palermo, ha prospettive importanti. È arrivato in Italia e si sta comportando bene. Ha qualità da Serie A importante. Se il Parma dovesse retrocedere farebbe fatica a tenerlo”.
Ci sono tante deluse. Che campionato è?
“Fiorentina e Torino dovevano fare ben altro campionato. Però il Covid ha complicato tante situazioni, guardate il Genoa che poi si è ripreso con il nuovo allenatore. Vedere Fiorentina, Parma e Torino nelle zone basse sorprende. Nel calcio si può sbagliare ma è un’annata particolare”.
La Fiorentina ha ripreso Iachini. Ma pensa anche ad un altro allenatore per la prossima stagione.
“A Firenze come a Parma e in altri club che lottano per qualcosa a cui non erano abituati. Una squadra che sta soffrendo però non deve pensare all’allenatore perché nello spogliatoio porti un clima che non fa bene. Non conviene a nessuno parlare di cambi”.
CR7 resterà alla Juve?
“La Juve con Ronaldo ha centrato un obiettivo importante. Però andrei avanti con Dybala e comincerei un nuovo ciclo. Ronaldo vuole vincere la coppa e pensa ai gol, è un’industria. Tra i due sacrificherei proprio lui”.
Valzer ds: si sente coinvolto?
“Ci saranno dei cambiamenti. Io come altri esperti devo mettermi in testa che non si guarda più l’esperienza ma l’età. Mi sento più forte di dieci anni fa. Però l’anagrafe mi penalizza. E soffro, perché voglio rientrare. Braida ha trovato la Cremonese, Perinetti c’era e ci sarà ancora. Io mi vedo ancora all’altezza di tante situazioni”.
Il suo ex Palermo in Serie C delude...
“Palermo è la quinta città d’Italia. Ha sempre fatto campionati bellissimi. Ora è in C, ma la gente ha ancora in testa il Palermo di qualche anno fa. I palermitani sono abituati bene, dopo e prima di me ci sono stati anche Sabatini e Perinetti. Oggi non si percepisce che la squadra possa andare in categorie superiori. Ma queste sofferenze le hanno avute anche squadre come Fiorentina e Napoli. Però se tardi a centrare la Serie B la delusione fa parte del gioco, a Palermo come a Bari. Servono proprietà forti come lo era Zamparini. Non so se l’attuale presidente del Palermo sia in grado di garantire un certo livello”.