Ciccio Graziani: "Ogbonna alla Juve? Ai miei tempi non sarebbe accaduto"

L'11 luglio 1982 l'Italia si laureava campione del Mondo per la terza volta battendo la Germania per 3-1. Per celebrare quella storica vittoria, è interventuo ai microfoni di ItaSportPress.it, Ciccio Graziani: "A distanza di trentuno anni rimane ancora un grande emozione -attacca Graziani-, delle sensazioni speciali e particolari, soprattutto perché abbiamo fatto felice un'intera nazione. Abbiamo capito che potevamo arrivare fino in fondo dopo la vittoria con il Brasile: dopo quei quarti di finale ci siamo sentiti in grado di battere chiunque avremmo incontrato, sia in semifinale che in finale. Ricordo con piacere due aneddoti: il primo con Antognoni, mio compagno di stanza, che subì un infortunio contro la Polonia in semifinale ed era ansioso di sapere se poteva giocare o meno, facemmo notte parlando e riparlando perché non riuscivamo a dormire per la grande attesa; il secondo riguarda l’intervallo della finale con la Germania, durante il primo tempo Cabrini sbagliò il rigore e al posto di rincuorarlo, era lui che invece sosteneva noi, ci disse di non pensarci più e di tornare in campo per vincere, e così fu".
L'ex bandiera del Torino e attuale allenatore degli allievi del Vigevano ne ha approfittato anche per parlare anche di mercato e del passaggio di Ogbonna dal Toro alla Juventus e da tifoso granata si dice dispiaciuto per la cessione del difensore ai rivali cittadini ma non è sorpreso perchè di questi tempi non ci sono più le bandiere, al contrario di quanto accadeva quando lui era in campo: "Non mi sorprendo più di tanto, è normale di questi tempi passare da una casacca all’altra, anche se sono rivali storiche. Sono cose che ai miei tempi non sarebbero mai successe, nessun giocatore del Torino sarebbe andato alla Juventus quando io vestivo la maglia granata. Però rimane un po’ di dispiacere dal punto di vista affettivo. Da tifoso, mi rimane una sensazione strana".