Champions, Ceravolo: "La Juve ha buone possibilità di passare il turno"
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Ceravolo, ex direttore sportivo di Napoli e Roma. Di seguito, un estratto dell'intervista.
È stata una settimana di coppe europee, in cui le italiane non hanno brillato in Champions. Crede che ci siano ancora possibilità per Milan, Atalanta e Juventus di approdare agli ottavi?
"Sì, naturalmente Atalanta e Milan devono giocare in casa, quindi hanno ancora delle possibilità. Poi, sulla carta, le loro avversarie non sembrano avere qualcosa in più. Per cui, resto ottimista per il ritorno. Milan ed Atalanta dovranno dare il massimo, mentre la Juve, che ha già vinto, parte avvantaggiata e ha una buona possibilità di passare il turno."
Ieri, invece, la Roma è stata protagonista di una gara molto polemica, soprattutto per le dichiarazioni di Claudio Ranieri, che si è lamentato dell'arbitraggio. È d'accordo con le sue affermazioni?
"Certo. Purtroppo, si vedono ancora molte problematiche legate all'utilizzo del VAR e più in generale alla classe arbitrale, che negli ultimi anni ha deluso. Speriamo che si riesca a migliorare, perché quando un episodio arbitrale decide una partita, è giusto fare delle riflessioni."
Non ha anche lei la sensazione che, da quando è stato introdotto il VAR, gli arbitri si sentano meno responsabili e demandino troppo alla tecnologia le loro decisioni?
"A volte sì. Alcuni arbitri sembrano quasi permalosi nel non voler andare a rivedere certe azioni, anche quando sarebbe necessario farlo. Ci sono situazioni di protocollo che dovrebbero essere chiarite, perché spesso nemmeno noi dall'esterno sappiamo come funzioni realmente la VAR. Gli errori continuano a ripetersi e questo dimostra che qualcosa deve cambiare. Mi auguro che si faccia presto maggiore chiarezza, affinché i regolamenti siano più trasparenti."
E il cosiddetto "Challenge", ovvero la possibilità per le squadre di richiedere la revisione al VAR, potrebbe essere una soluzione?
"Potrebbe essere un aiuto, ma bisogna capire bene come verrebbe applicato. Il VAR è uno strumento importante, ma ci sono ancora troppi dubbi sul suo utilizzo. Bisogna garantire un sistema equo per tutti e fare in modo che non lasci spazio a interpretazioni troppo soggettive. Il challenge dilungherebbe ancora di più le partite, mentre vedrei giusto inserire ex calciatori in sala Var."
Domani, contro la Lazio, Conte dovrà fare i conti con molte assenze: lei opterebbe per il 4-3-3 con Raspadori a sinistra o cambierebbe modulo?
"Conte valuterà la soluzione migliore in base agli uomini a disposizione. Il Napoli ha la fortuna di avere una rosa importante, ma le assenze nello stesso reparto possono pesare. Quando manca un solo giocatore, si può sopperire, ma quando si tratta di più elementi fondamentali, diventa più complicato. Conte dovrà trovare la soluzione giusta per affrontare una Lazio in crescita, che ha giocatori di qualità sia dal punto di vista tecnico che fisico. Inoltre, Baroni sta facendo un ottimo lavoro, quindi sarà una partita difficile. Ma Conte è tra i migliori allenatori al mondo, dunque sono certo che saprà inventarsi qualcosa per sopperire alle tante assenze."
Il direttore sportivo Giovanni Manna ha ammesso che il club non ha operato bene sul mercato di riparazione. Secondo lei, il Napoli avrebbe dovuto investire più in difesa, dopo il mancato arrivo di Danilo, o in attacco, dove è sfumato l'acquisto di Garnacho?
"A gennaio non è mai facile prendere giocatori importanti, perché chi ha calciatori di valore tende a trattenerli sparando cifre astronomiche. Il Napoli ha provato a muoversi, ma alcuni obiettivi sono sfumati. Danilo non lo considero un obiettivo sfumato perché ha fatto una scelta di vita, tornando in Brasile. Su Garnacho si era andati troppo oltre con le pretese economiche. Credo comunque che il Napoli abbia fatto un buon mercato, anche se magari non è stato rinforzato come si sperava in alcune zone del campo. Quando un calciatore non vuole restare, come Kvaratskhelia, è giusto trovare una soluzione per lasciarlo andare e cercare alternative valide senza forzare operazioni che potrebbero rivelarsi sbagliate. Ed anche il non aver forzato gli acquisti, a prezzi esorbitanti, è stata una scelta condivisibile per il club di De Laurentiis."