live

TJ - CHIELLINI: "Ieri vittoria importante. A breve rinnoverò. Critiche sul gioco della Juve? Chiacchiere da bar"

31.01.2018 14:29 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - CHIELLINI: "Ieri vittoria importante. A breve rinnoverò. Critiche sul gioco della Juve? Chiacchiere da bar"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giorgio Chiellini ha parlato ai microfoni di Giovanni Guardalà di Sky Sport. Ecco l'intervista riportata da tuttojuve.com: 

Una vittoria importante contro l'Atalanta e siete ad un passo dal record di quattro finali consecutive in Coppa Italia...

"È stata una vittoria importante, perché Bergamo è un campo difficile dove abbiamo faticato ultimante. L'Atalanta è una grande realtà del calcio italiano e da quest'anno europeo. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. L'abbiamo approcciata nel modo giusto. Infatti  nel primo tempo paradossalmente meritavamo anche qualcosina in più nonostante il rigore parato da Gigi, abbiamo avuto tante occasioni. È chiaro che qualcosa anche all'Atalanta "devi concedere", negli ultimi minuti hanno provato l'arrembaggio, abbiamo rischiato qualcosa, ma credo che bisogna essere contenti della prestazione oltre che del risultato".

Adesso testa al campionato perché non c'è molto tempo per staccare. Noi ricordiamo quella bella intervista che facesti dopo Sampdoria- Juventus quando dicesti: "Inconsciamente non diamo quel 5% in più che può fare la differenza". Da quel momento è cambiato tutto , vi siete detti anche qualcosa fra di voi immagino...

"No quello che ci siamo detti dentro è quello che ho trasmesso fuori, anche perché non è che c'è bisogno a volte di essere ipocriti, bisogna essere realistici e onesti. È successo un po' quello che è successo a Genova l'anno prima, perché dopo quel periodo negativo eravamo ripartiti con un buon filotto anche se la svolta l'avevamo avuta con il cambio di modulo dopo Firenze. Però è stato un punto di svolta importante per la nostra stagione, abbiamo ritrovato probabilmente anche il piacere di sacrificarci, aiutarci e difendere. Tutte quelle caratteristiche che poi ci permettono, grazie alla grande qualità che abbiamo con i nostri giocatori, di portare a casa le partite. Non è un caso che sono arrivati tutti questi risultati con pochissimi gol subiti. Abbiamo preso un gol nelle ultime quattordici partite e questo ti fa capire che alla fine, in Italia soprattutto, lo ripete spessissimo il mister che ce lo ha inculcato nella testa, che al 99% delle volte vince la miglior difesa e deve essere un nostro obiettivo".

Prima di Napoli avevate una media di un gol a partita, dopo Napoli appunto avete lo 0, praticamente è stata quella la partita lo spartiacque, perché in caso di sconfitta oggi sareste a 7 punti. È cambiato proprio tutto da quel momento?

"A Napoli è stata una partita importante. Alla fine nel piccolo lo abbiamo dimostrato anche in questa ripresa dopo la pausa questa squadra ha bisogno delle grandi sfide per rendere al meglio e per tirare fuori quel qualcosa in più. Con il Chievo e con il Genoa per esempio, ma come era capitato in altre partite precedentemente, tendiamo a non fare grandissime prestazioni ma tendiamo a "limitarci" al vincere le partite senza esagerare. Però la bravura nostra è stata in questo periodo, quando è servito, di alzare i giri e alzare il livello delle prestazioni rispondendo sempre presente, anche perché da Napoli in poi l'unico pareggio che abbiamo fatto, contro l'Inter, è stata forse la partita dove meritavamo più di vincere perché abbiamo avuto 4/5 occasioni davvero importanti e non abbiamo subito tiri in porta. Paradossalmente poi quei due punti persi li abbiamo avuti magari in altre partite dove qualche occasione l'abbiamo subita come con la Roma o penso al Cagliari che magari poteva scappare un pareggio". 

Voi avete un rendimento migliore dello scorso anno ma siete secondi, l'anno scorso con due punti in meno eravate già in fuga  +7 sulla Roma, c'è un avversario che vi può tenere testa?

"Alla fine la differenza rispetto agli altri campionati europei e anche rispetto all'anno scorso e che il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario, a seconda dei punti di vista, perché il Napoli può dire la stessa cosa di noi. Nei grandi campionati europei siamo a fine gennaio e c'è una situazione, tranne crolli clamorosi, di uno scudetto già assegnato o sulla via dell'assegnazione. Quindi sarà una bella lotta e siamo pronti c'è grande rispetto, ma abbiamo voglia di viverla fino in fondo consapevoli che probabilmente lo scudetto non si deciderà a febbraio o marzo ma si porterà avanti fino ad aprile o maggio". 

Un rendimento praticamente identico un punto in classifica vi separa, ma con due modi di giocare diversi,  Allegri  lo ha ripetuto spesso: ci sono caratteristiche diverse dei giocatori e poi sono anche due filosofie diverse. Questo ritornello della qualità del gioco voi giocatori come lo sentite?

"Alla fine sono chiacchiere da bar. Siamo squadre diverse con anche strutture diverse, basta vederci in campo. Noi siamo molto più fisici. Loro sono tutta gente più rapida e tecnica e anche il gioco e altre loro caratteristiche che noi non potremmo fare e loro viceversa. Non credo che ci sia un meglio o un peggio. Lo dimostrano i risultati se siamo ad un punto di distanza avendo staccato così nettamente le altre vuol dire che entrambe riusciamo a far rendere al meglio quello che si ha a disposizione. Sarà ancora più bello perché poi abbiamo di fronte una squadra che come noi tira e non si ferma mai. Probabilmente quest'anno rispetto agli altri anni gli scontri diretti sono valsi un po' meno. A cinque giornate dalla fine ci sarà un bell'appuntamento a Torino". 

Un bell'appuntamento è quello che ci sarà tra un paio di settimane perché torna la Champions che sensazioni ci sono, è ancora più complicato dell'anno scorso?

"È più complicato, perché ci sono tutte le più forti, però è anche più bello. Perché se guardi gli ottavi di finale, perché tranne qualcosa che magari sembra già più indirizzato, però sono tutte partite che eri abituato a vederle più avanti. Quindi sarà ancora più bello, più difficile, ma noi abbiamo voglia di confrontarci con questi palcoscenici, perché come ho detto prima tante volte abbiamo bisogno di questi palcoscenici per alzare l'asticella. Questo è per noi giocatori, per la società e per i tifosi perché quest'anno l'atmosfera che si respirava, seppur in una partita che non contava quasi niente come Juve - Barcellona nel girone che obiettivamente valeva poco o niente, non si respirava in altre partite di campionato. Tutto l'ambiente Juve ha voglia di misurarsi in Champions incontriamo una squadra forte, giovane, tecnica, veloce, ma con uno spessore importante e ce la giocheremo con grande entusiasmo". 

Per alcuni di voi, ma soprattutto per Buffon la Champions è una sorta di maledizione, per Gigi ancora di più perché per una questione di carriera più lunga ha giocato qualche finale in più, lui ha appena compiuto 40 anni, ieri lo abbiamo visto ha parato un rigore alla fine ha fatto una gran parata, ultimamente sta facendo intendere che forse non smetterà cos'è il traguardo che si sta avvicinando di questo giugno che doveva essere il finale o è uno spreco che uno così debba smettere, tu come lo stai vivendo?

"La sua forza è sempre stata la grande serenità in tutto quello che ha fatto e in tutte le scelte che poi ha dovuto prendere. Scherzavo la scorsa settimana che me lo hanno chiesto per gli auguri di Gigi, ho detto: "Gigi ha il potere di fermare il tempo". Perché se lo guardo ora e ripenso a 5/6 anni fa non puoi dire che sta peggio. Obbiettivamente ha avuto la capacità dopo i 30 anni, dopo l'infortunio grave del mondiale in Sudafrica di rimettersi in discussione e di cambiare anche un po' la propria vita, le proprie abitudini. E tramite il lavoro, perché Gigi è una persona che per essere così lavora tanto, si è allungato la carriera. È seguito bene, ma da parte sua c'è tantissimo impegno e adesso, secondo me, deve stare solo sereno e poi troverà lui la miglior scelta possibile per la sua vita. Perché tanto si parla di quello perché se no potrebbe giocare per ancora tanti, tanti e tanti anni. Smetto prima io di lui probabilmente se guardiamo solo le condizioni fisiche". 

Deciderà lui...

"Si con grande serenità".

Invece per quanto riguarda Chiellini che sicuramente andrà avanti ancora per qualche anno il discorso contratto a che punto è?

"Ci siamo, a breve rinnoveremo non ci saranno sorprese".

In dirittura...

"Si ma solo giusto per far riposare i dirigenti ora non è il momento, sono già troppo impegnati. Nel prossimo mese ci sarà tutto senza problemi".

Grazie Giorgio Chiellini 

"Prego".

CLICCA F5 PER AGGIORNARE...